Volvo Ocean Race: Team AkzoNobel e Scallywag cercano la fuga

ALICANTE – Grazie a una transizione meno dura del previsto le due imbarcazioni hanno guadagnato un centinaio di miglia sugli inseguitori, che invece hanno passato momenti affatto facili. I grandi rivali di Dongfeng Race Team e MAPFRE, rispettivamente secondo e primo nella graduatoria generale dopo 5 tappe, hanno dovuto far fronte a venti leggerissimi e instabili, mentre AkzoNobel e Scallywag fuggivano via a velocità sui 20 nodi.

Nel mezzo dei due gruppi, Team Brunel e Turn the Tide on Plastic sono riusciti a uscire dalla zona più ardua e, al rilevamento delle ore 14 di sabato, stavano lanciandosi a buona velocità all’inseguimento dei battistrada.

Le prossime 24 ore dovrebbero portare condizioni più stabili e la flotta dovrebbe poter approfittare di un vento da ovest di media intensità. Ma nella nottata di domenica (in Europa) i leader si troveranno a dover passare il secondo ostacolo dei Doldrum. Una transizione di vento che appare più complicata del solito, con attività cicloniche a sud della flotta che romperanno i modelli meteo usuali. La settimana potrebbe quindi iniziare con un ricompattamento della flotta e un rientro degli inseguitori sui primi, che dovrebbero rallentare.

Purtroppo le comunicazioni non essenziali in termini di sicurezza con le sei barche in regata hanno subito dei problemi. Da venerdì sera infatti, Inmarsat che fornisce tutte le comunicazioni satellitari della Volvo Ocean Race, ha informato che il satellite I-4 F1,che copre la zona dell’Asia e del Pacifico non funziona regolarmente a causa di un problema di controllo dell’altitudine. Inmarsat sta lavorando alla risoluzione per tornare alla normalità il prima possibile.