IV Rapporto sull’economia del mare

La Federazione del Mare, insieme al Censis, il 25 ottobre prossimo presenterà il IV Rapporto sull’economia del mare; l’appuntamento sarà presso il centro CNEL di Roma in via Davide Lubin.

L’occasione è doverosa per tutto il cluster marittimo per una riflessione più puntuale su tutti i settori che economicamente considerano il “mare” una risorsa di sviluppo per il nostro Paese.

Una “crisi” finanziaria, economica ed occupazionale, a livello globale, che ha investito di prepotenza la nostra Italia, iniziata nel 2008, ha influenzato anche il settore dell’economia del mare; settore che già sta operando, più di altri comparti industriali, a lavorare per una rapida ripresa economica.

L’appuntamento della Federazione del Mare, con il rapporto, contribuirà ad un’analisi dettagliata di come i vari segmenti del cluster marittimo si sono strutturati per far fronte ad un’agguerrita competitività; analisi che permetterà di comprendere gli scenari futuri a medio termine; comprenderne le evoluzioni, per mettere a posto delle strategie aziendali e soprattutto politiche per uno Stato, come l’Italia, che si estende sul mare e che mira ad essere “porta orientale” dell’Europa.

L’industria armatoriale e i trasporti marittimi, la portualità ed i servizi logistici integrati e interconnessi a “rete”, la cantieristica navale, la nautica da diporto, la pesca, le istituzionali che svolgono attività di difesa, amministrazione, coordinamento, previdenza e sicurezza in campo marittimo vengono analizzati, nel dettaglio e di essi viene fornito un aggiornato quadro statistico; quindi un “rapporto sull’economia del mare” come strumento di analisi e di studio a disposizione di tutti gli operatori marinari e marittimi.

In uno scenario Mediterraneo modificatosi in quest’ultimo anno, con “baricentro” economico marittimo sempre più meridionale, la Federazione del Mare propone un “riposizionamento” dinamico di tutto il cluster marittimo. Questo IV Rapporto propone, inoltre per la prima volta, un “focus” sul processo di decentramento di quelle attività marittime a livello regionale, balneazione industriale e turismo nautico; decentramento osservato e confortato da alcuni approfondimenti su Liguria, Friuli-Venezia-Giulia, Campania e Sicilia.

Abele Carruezzo