PROGRAMMA INFRASTRUTTURE: CONCLUSA LA FASE DI AUDIT DEI TAVOLI DI CONFRONTO REGIONALI

I risultati e le evidenze del percorso avviato l’anno scorso e i prossimi step

Roma– Cinquantacinque Camere di commercio, con il coordinamento delle relative Unioni regionali e il supporto tecnico-scientifico di Uniontrasporti, hanno assunto il ruolo di cabina di regia e collettore degli interessi economici del territorio, favorendo l’animazione territoriale ed il confronto costruttivo intorno alle opere di interesse e raccogliendo tutti gli elementi utili alla redazione dei rispettivi Libri Bianchi sulle priorità infrastrutturali.

Avviato a metà 2021 con la realizzazione di una serie di attività centralizzate propedeutiche alle azioni previste sui territori, il Programma Infrastrutture ha visto un’adesione pressoché totale del sistema camerale. Con l’ultimo Tavolo di confronto per lo sviluppo infrastrutturale e per la ripresa dell’economia delle Camere di commercio di Agrigento e Caltanissetta si è giunti al termine della “fase di ascolto” prevista nell’ambito del Programma Infrastrutture del sistema camerale, finanziato nell’ambito del FdP 2019-2020 e coordinato a livello nazionale da Uniontrasporti.

L’obiettivo del Programma Infrastrutture è mettere le Camere di commercio e le Unioni regionali nelle condizioni di partecipare attivamente alla ripresa del Paese – in questa fase particolarmente critica caratterizzata dalla pandemia e dal conflitto bellico tra Russia e Ucraina – fornendo analisi, ipotesi di intervento e contributi operativi allo sviluppo delle reti materiali ed immateriali. In tale contesto, il sistema camerale nel suo complesso intende svolgere un ruolo di stimolo e raccordo, fornendo ai Governi centrali e locali un contributo per una migliore strategia sulle infrastrutture.

Oltre ad attivare azioni di monitoraggio sui territori, il Programma Infrastrutture si propone di introdurre competenze che, a tutti i livelli, possano contribuire a disegnare una strategia di medio-lungo periodo sullo sviluppo della mobilità e della logistica in Italia, per supportare una più efficace pianificazione ed una veloce realizzazione degli interventi infrastrutturali e manutentivi su strade, ferrovie, porti, aeroporti, città, fiere, interporti e connessioni digitali.

Le strategie infrastrutturali hanno una valenza almeno regionale, per cui le attività a livello locale del progetto prevedono un coordinamento ed uno sviluppo su scala regionale. Il progetto prevede lo sviluppo di momenti di confronto e concertazione, individuazione delle opere strategiche per le proprie imprese, sviluppo di iniziative specifiche, il tutto in stretta relazione con le esigenze dei singoli territori, ed in particolare del sistema imprenditoriale.

A partire dagli studi realizzati da Uniontrasporti in merito a domanda e offerta infrastrutturale per ogni singola regione, sono stati progettati ed organizzati – da novembre 2021 a qualche giorno fa – ben 55 tavoli di confronto per lo sviluppo (in presenza o tramite webinar), che hanno coinvolto quasi 1.200 soggetti tra associazioni, imprese ed enti locali.

“È stata un’esperienza davvero positiva e molto interessante, dalla quale è emersa in maniera evidente la capacità delle Camere di commercio di coinvolgere l’intera business community intorno ad un tema prioritario per la ripresa economica del Paese – commenta Antonello Fontanili, Direttore di Uniontrasporti, nel ruolo di coordinatore e moderatore del confronto – Avendo seguito in prima persona quasi tutti i tavoli – da Bolzano a Reggio Calabria, passando per i 3 Tavoli della Sardegna e i 7 della Lombardia -, ho avuto la chiara sensazione di un reale bisogno non solo di confronto tra i diversi soggetti, ma anche di ascolto in merito alle loro necessità. Oltre a segnalazioni puntuali di opere e interventi strategici e prioritari per i diversi territori, i numerosi partecipanti ai nostri tavoli hanno fornito indicazioni trasversali relative all’esigenza di dotarsi di infrastrutture efficienti, di rendere la logistica e la mobilità più sostenibili, e soprattutto di poter operare in un ambito normativo più chiaro e semplice.

Un altro concetto emerso in numerosi tavoli è il “fare squadra”, quindi fase sistema ed essere coesi per avere un maggiore peso nel raggiungere più velocemente un obiettivo comune e strategico come può essere considerato un sistema infrastrutturale e logistico moderno ed efficiente. I prossimi step del progetto prevedono la redazione di un Libro Bianco per ogni regione aderente al progetto, una nuova fase di condivisione con il territorio, lo sviluppo di focus progettuali ed un roadshow di presentazione dei risultati sull’intero territorio nazionale, con tappe regionali ed un evento finale su scala nazionale, previsto per fine settembre 2022”.

Uno dei principali obiettivi del Programma Infrastrutture è infatti dotare ogni regione di uno specifico “Libro Bianco sulle priorità infrastrutturali regionali” che vuole essere uno strumento di proposta per far giungere agli enti di governo centrali e locali le richieste del sistema produttivo regionale circa le opere indifferibili e necessarie per tornare a competere sui mercati nazionali e internazionali, grazie ad una rete infrastrutturale completa ed estesa, ad una logistica efficiente e ad connettività digitale performante, in grado di cogliere le opportunità dei cambiamenti del contesto socio-economico globale.

Gli stakeholders coinvolti nei diversi incontri hanno apprezzato in particolare l’approccio utilizzato e lo strumento dei tavoli di confronto, sintomo di un’evidente necessità di una piena e autentica condivisione degli indirizzi strategici e delle scelte, in materia di sviluppo e rilancio infrastrutturale. La documentazione utilizzata da Uniontrasporti per stimolare il dibattito ha incontrato ovunque il favore dei partecipanti, grazie alla qualità delle analisi e alla chiarezza delle esposizioni.

Tra le numerose richieste del sistema economico-produttivo raccolte nei diversi tavoli di confronto, se ne possono segnalare alcune in particolare:

-Monitorare in maniera costante i manufatti infrastrutturali esistenti (soprattutto quelli datati) e di conseguenza procedere ad una rigenerazione e manutenzione ordinaria e straordinaria delle risorse in essere, da effettuare in maniera programmata, innovativa e coordinata, in modo da incidere il meno possibile sulla normale circolazione

-Completare in tempi rapidi le opere già cantieriate, per superare le difficoltà di circolazione dovuti ai cantieri e giungere all’utilizzo del nuovo sistema di trasporto progettato

-Migliorare la sicurezza delle strade e delle ferrovie esistenti, a partire da una buona progettazione, perseguendo standard europei per la gestione efficiente dei servizi di trasporto, come i sistemi di segnalamento ferroviario

-Puntare all’intermodalità e all’integrazione dei servizi, per rendere il sistema dei trasporti più efficiente, più sostenibile e più rispondente alle esigenze, sia per le merci che per i passeggeri, aumentando il livello di servizio offerto a turisti, residenti e imprese e migliorare in generale la fruizione del territorio, dalle aree metropolitane alle aree montane

-Potenziare i collegamenti dell’ultimo miglio, spesso difficoltosi per le imprese, in termini di tempo, agendo anche con piccole infrastrutture che migliorano le criticità e i colli di bottiglia puntuali
-Promuovere percorsi formativi nel settore dei trasporti e della logistica, per colmare la mancanza di competenze nel settore logistico e dell’autotrasporto

-Avviare attività di sensibilizzazione, informazione e confronto con il territorio per superare l’eventuale opposizione alla realizzazione di alcune infrastrutture, per superare la sindrome Nimby

-Aumentare la capillarità delle infrastrutture digitali (anche nelle aree rurali, vallive, remote e marginali), favorendo la connettività per imprese e cittadini, che si traduce in nuovi servizi e quindi minore mobilità e minore impatto sul territorio (il livello delle connessioni non è sempre omogeneo e adeguato rispetto alle aspettative);

-Introdurre una forte digitalizzazione dei processi, per migliorare il sistema di mobilità, rendere più sostenibili i processi, ottimizzare i flussi di traffico e i servizi forniti ai passeggeri, ma anche per efficientare la logistica, permettendo una gestione sicura e veloce dei dati, delle informazioni, del magazzino, della spedizione, della Reverse Logistics, dei controlli doganali e delle autorizzazioni per i trasporti eccezionali.