MSC e Shell, nuova iniziativa sul carbonio

(Foto courtesy MSC)

Londra. Una coalizione di aziende, tra cui la major petrolifera Shell e la Compagnia di navigazione numero uno dei liner container MSC hanno lanciato l’altro giorno un’iniziativa per esplorare modi per ridurre le emissioni di metano delle navi; emissioni che riscaldano il clima e che rappresentano un grave rischio per gli sforzi del settore per essere più green. All’iniziativa hanno preso parte altri partner del settore energetico, come il Gruppo Maran Gas Maritime.

Gli scienziati hanno avvertito che i Paesi devono ridurre rapidamente il metano, un gas serra (GHG) molto più potente dell’anidride carbonica, per scongiurare gli effetti peggiori del riscaldamento globale.

Il trasporto marittimo è già alle prese con modi per ridurre la CO2 attraverso lo sviluppo di combustibili del futuro come l’ammoniaca e il metanolo. Come soluzione più immediata, sempre più aziende stanno passando al gas naturale liquefatto (Gnl), che emette meno CO2, ossidi di azoto e anidride solforosa rispetto ai combustibili marini esistenti e più sporchi.

Anche la Compagnia CMA CGM ha promosso un fondo per la transizione energetica da 1,5 miliardi di euro Tuttavia, uno studio di quest’anno del Gruppo verde Transport & Environment ha mostrato che le navi alimentate a Gnl possono perdere quantità significative di metano incombusto nell’atmosfera attraverso la combustione.

I sostenitori dell’iniziativa, che include anche l’importante Registro di Classificazione Navale, LR, hanno affermato in una dichiarazione che non esistevano metodi riconosciuti a livello globale per misurare la c.d. perdita di metano in mancanza di dati disponibili; aggiungendo inoltre l’importanza di definire cosa si intende per emissioni di metano trascurabili.

Nel suo primo anno, i membri dell’accordo cercheranno di identificare e pilotare nuove tecnologie per monitorare e ridurre la fuoriuscita di metano dalle navi alimentate a Gnl. Una volta che queste soluzioni saranno state convalidate, l’iniziativa cercherà di approvarle nell’industria a partire dal 2023, afferma la nota di Shell e di MSC.

Il gruppo marittimo Maran Gas Maritime, tra i sette partner coinvolti, ha affermato di essere ‘da tempo convinto dei vantaggi del Gnl come combustibile a combustione pulita’. “Tuttavia, Andreas Spertos, direttore tecnico EVP, ha detto che alla luce del forte potenziale di riscaldamento dei rilasci di metano nell’atmosfera, mantenere uno stretto controllo sulle emissioni di metano è fondamentale per garantire che l’impronta di gas serra complessiva del Gnl fornisca la massima riduzione di gas serra possibile”.

Abele Carruezzo