Wärtsilä ottiene il primo ordine per scrubber pronti per la cattura del carbonio

(Foto courtesy Wärtsilä)

Gli scrubber CCS-Ready di Wärtsilä facilitano il percorso verso l’adozione di CCS a bordo; una soluzione chiave per la decarbonizzazione marittima

Oslo. Il Gruppo tecnologico finlandese Wärtsilä ha annunciato il suo primo ordine per sistemi di lavaggio pronti per la cattura e lo stoccaggio del carbonio, segnando un’importante pietra miliare nei suoi sforzi per combattere il cambiamento climatico.

L’ordine, che è stato prenotato nel novembre 2022 e dovrebbe essere consegnato nel 2023, segna la prima volta che Wärtsilä riceve un ordine per le sue tecnologie CCS su una nave.

Lavorando con la Solvang hanno riferito di aver sviluppato un sistema che combinava i tradizionali depuratori di scarico con la capacità di catturare le emissioni di carbonio. Gli scrubber predisposti per CCS saranno montati su quattro portacontainer da 8.200 Teu in costruzione presso un Cantiere asiatico non reso noto.

Gli scrubber da 35 MW sono disponibili in una configurazione a circuito aperto. Gli scrubber sono definiti CCS-Ready perché, come parte della loro installazione, Wärtsilä eseguirà ulteriori lavori di progettazione e ingegneria per garantire che i futuri retrofit per un sistema CCS completo sulle navi siano già stati presi in considerazione durante la fase di costruzione della nuova costruzione.

In ingegneria industriale la cattura e sequestro (o stoccaggio) di diossido di carbonio (spesso indicato anche con l’acronimo CCS, derivato dal termine inglese Carbon Capture and Storage – o Sequestration); in Scienze ambientali è un processo di confinamento geologico dell’anidride carbonica (CO2) prodotta da grandi impianti di combustione; una tecnologia che sta entrando a far parte del mix di strategie disponibili per far fronte alla crescente concentrazione in atmosfera di CO2 di origine antropica, un gas ad effetto serra che concorre all’attuale riscaldamento del globo.

Inoltre, la tecnologia Wärtsilä può essere installata su vari tipi di navi a seconda delle loro esigenze; non solo portacontainer. Gli scrubber CCS-Ready saranno progettati con uno spazio adeguato per la futura installazione del sistema CCS, incorporeranno anche considerazioni per ridurre al minimo il carico inattivo e ottimizzare le utenze e predisporranno di conseguenza il sistema di controllo e automazione.

Saranno inoltre progettati per l’integrazione con un filtro antiparticolato. Installando scrubber progettati con lo spazio e le capacità per aggiungere un’unità CCS, Wärtsilä consente agli armatori di rendere a prova di futuro le proprie risorse esistenti, pur rimanendo competitivi e conformi. Ciò assicura all’armatore non divulgato di aver continuato a conformarsi alle normative per le emissioni di SOx oggi e apre le porte a un’adozione agevole del sistema CCS in futuro.

Il sistema CCS di Wärtsilä è attualmente in fase di test con un tasso di cattura del 70% e un’installazione pilota è prevista per i prossimi dodici mesi. Con questo nuovo ordine di scrubber CCS-Ready, Wärtsilä sta compiendo un passo significativo verso un futuro più verde per l’industria navale.

Wärtsilä è una delle numerose aziende che stanno portando avanti progetti e test per sistemi di acquisizione. I test iniziali stanno procedendo dimostrando che quella che una volta si riteneva improbabile fosse una soluzione per le navi in servizio è ora una possibile alternativa per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2. Lo sviluppo di una tecnologia efficace per la cattura di CO2 è fondamentale per la flotta in servizio che si trova ad affrontare scadenze crescenti per ridurre le proprie emissioni o essere ritirata.

Abele Carruezzo