PUBBLICATO DAL CENTRO STUDI FEDESPEDI IL QUADRIMESTRALE DI INFORMAZIONE ECONOMICA

“FEDESPEDI ECONOMIC OUTLOOK N.21”

I PORTI ITALIANI SI ASSESTANO SUGLI 11,5 MILIONI DI TEU MOVIMENTATI E CHIUDONO BENE IL 2022 (+2,4% SUL 2021), CHIUDONO NEGATIVAMENTE GLI ALTRI PORTI DEL MEDITERRANEO (-1%) E DEL NORTHERN RANGE (-5,2%)

BENE IL CARGO AEREO NAZIONALE (+1,7% SUL 2021) CHE HA RECUPERATO I VALORI PRE-PANDEMIA MALPENSA SI CONFERMA TRA I PRIMI 15 AEROPORTI EUROPEI.

Viene pubblicato oggi dal Centro Studi Fedespedi il 21° quadrimestrale di informazione economica “Fedespedi Economic Outlook”, con dati sul contesto macroeconomico (Pil, commercio internazionale, ecc.) oltre agli ultimi dati sull’import-export italiano, le tendenze nello shipping internazionale, e il traffico aereo cargo.

Lo studio è disponibile sul sito di Fedespedi nella sezione Centro Studi
https://www.fedespedi.it/economic-outlook/

Il report si apre sulle incertezze provocate dallo scoppio della guerra in Ucraina che ha acuito le criticità che già avevano segnato il 2022 (aumento costante dei prezzi delle materie prime e dei beni energetici e congestionamento delle filiere di approvvigionamento): tutte le previsioni di crescita a livello Mondo per il 2023 convergono su valori di sostanziale stabilità.

ITALIA

-Il 2022 è stato per il commercio estero italiano l’anno della ripresa, dopo la flessione del 2020 dovuta alla pandemia: le esportazioni hanno registrato un aumento del 21,8%, e le importazioni sono cresciute del 38,4%, frutto della dinamica delle materie prime energetiche.

-Sulla ripresa pesa, tuttavia, l’aumento dell’inflazione: nel mese di gennaio i prezzi al consumo (NIC) sono aumentati rispetto al mese di dicembre ‘22 del +0,2% e rispetto a gennaio 2022 del +10,1%. L’aumento è imputabile ai beni energetici, sia di quelli regolamentati (energia elettrica e gas), sia di quelli non regolamentati (carburanti).

SHIPPING

-Il traffico container Mondo (al netto delle attività di trasbordo e feeder) nel 2022, è stimato in 173,3 milioni di Teu, con una flessione del -3,9% rispetto al 2021. I flussi in export sono calati, dopo la ripresa del 2021, rispetto all’anno della pandemia.

I flussi in export sono diminuiti in tutte le aree geografiche, con l’eccezione dell’Africa Sub-sahariana; anche il traffico infra-regioni è diminuito (-1,9%), anche se in modo meno significativo. Dopo le difficoltà sofferte dal traffico marittimo nel 2020 – 2021, nel 2022 la situazione è progressivamente migliorata, con una netta diminuzione del ritardo delle navi sugli orari previsti. Se a inizio 2022 solo il 30,4% era in orario, tale percentuale è salita a dicembre al 56,6%.

-I porti italiani secondo le prime stime dovrebbero aver movimentato circa 11,5 milioni di Teu con una crescita del +2,4% sullo scorso anno. L’incremento ha riguardato un po’ tutti i porti maggiori, tranne quelli di Genova (-1,0%), La Spezia (-8,2%) e Salerno (-13,7%). In ripresa i porti di Trieste (+15,9%), di Savona (+19,4%) e di Ravenna (+7,3%), quello di Gioia Tauro con un +7,1% ritorna sui valori raggiunti alcuni anni fa.

-Nel 2022, i porti censiti del Mediterraneo (non italiani) hanno movimentato complessivamente 42,5 milioni di Teu con una diminuzione del -1,0% rispetto al 2021. In decisa flessione i porti di Valencia (-9,9%), Pireo (-7,3%), Alessandria (-6,0%). In flessione anche i porti del North Range, che con una movimentazione di 43,9 Mio.Teu, hanno realizzato una flessione del -5,2%.

-Per quanto riguarda l’andamento dei costi del trasporto marittimo, dopo l’impressionante ascesa dei noli del periodo post-pandemia e per tutto il 2021, a partire dal 2022 è iniziata la loro rapida discesa: fatto 100 la media dei noli di gennaio 2020 a marzo 2022 l’indice ha toccato il suo massimo a quota 501 per quelli sulla direttrice Cina-Nord Europa, 456 sulla direttrice Cina-Mediterraneo e 373 per l’Indice generale, per poi flettere velocemente, portandosi rispettivamente a quota 109 (-78,2% rispetto al massimo), 125 (-72,6%) e 105 (-71,8%) in questi primi inizi del 2023.

CARGO AEREO

  • Sulla base dell’ultimo report di IATA (Air cargo market analysis, dicembre 2022), il traffico cargo espresso in ton-km (CTK cargo tonne-kilometres) di dicembre è calato del 15,3% rispetto allo stesso mese del 2021, rimanendo al di sotto dei livelli di dicembre 2019.
  • Nonostante le turbolenze dei mercati internazionali, continua la crescita del cargo aereo nazionale, aumentato del +1,7% rispetto al 2022. A livello di singoli aeroporti in flessione Milano MXP (-3,5%), che ha concentrato il 65,1% del traffico nazionale, in crescita invece Roma FCO (+38,8%)