IMO punta su normative più stringenti in tema di emissioni gas serra dello shipping

IMO HQ London

Londra. La scorsa settimana si è riunito il 14° Gruppo di lavoro intersessionale sui gas serra (ISWG GHG 14) presso la sede londinese dell’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO).

L’incontro è stato propedeutico per l’80° incontro del prossimo luglio del Comitato per la Protezione dell’Ambiente Marino (MEPC, Marine Environment Protection Committee).

L’Organizzazione Marittima Internazionale adotterà la sua strategia riveduta per le emissioni di gas a effetto serra (GHG) al MEPC 80 di Londra. Questo sarà il più importante incontro sul clima del 2023, che definirà il quadro normativo e il percorso transitorio per la decarbonizzazione dello shipping.

Il settore dei trasporti marittimi ha bisogno di una regolamentazione e di un quadro politico forti e ambiziosi per raggiungere i suoi obiettivi di decarbonizzazione. Per decarbonizzare completamente le spedizioni internazionali entro il 2050: – entro il 2030 i carburanti scalabili a emissioni zero dovrebbero costituire almeno il 5% dei carburanti per il trasporto marittimo internazionale; – le misure e gli obiettivi dovrebbero essere adottati sulla base di un ciclo di vita fino al traguardo che comprenda tutte le emissioni di gas a effetto serra; – è necessario un panel di misure a medio termine.

Nel saluto di apertura dei lavori del 14° Gruppo di lavoro intersessionale sui gas serra (ISWG GHG 14), il Segretario generale dell’IMO, Kitack Lim, ha sottolineato i risultati promettenti del MEPC 79 sull’agenda del cambiamento climatico.

“Il 2023 è l’anno dell’azione decisiva per il clima dell’IMO, il momento di agire è adesso – ha detto Lim – la cooperazione e il dialogo che sono il marchio di fabbrica dell’IMO, saranno più importanti che mai nel fornire ciò che ci si aspetta da noi per affrontare il cambiamento climatico al MEPC 80.
Dai contributi a questa sessione, ci sono due temi principali: l’ulteriore esame e finalizzazione della bozza di strategia IMO 2023 sulla riduzione delle emissioni di gas serra delle navi e l’ulteriore valutazione e selezione delle misure, inclusa una misura economica”.

Si punta su una strategia rivista, insieme al panel di misure tecniche ed economiche, per aprire la strada alla decarbonizzazione del trasporto marittimo globale e per fornire i meccanismi e il supporto per garantire che nessuno sia lasciato indietro in questa transizione.

Sulla sessione del 14° Gruppo di lavoro (ISWG GHG 14), sebbene si sia discusso molto, ci sono stati pochi segni di accordo generale tra i delegati.

Attenzione è stata dedicata alle misure a medio termine da finalizzare e alla revisione del sistema di raccolta dati (DCS) dell’IMO.

Secondo la Società di Consulenza britannica UMAS, due terzi di chi ha parlato la scorsa settimana sono stati chiari sul fatto che il trasporto marittimo internazionale doveva raggiungere l’azzeramento delle emissioni di gas serra entro il 2050 ed entro il 2030 anche se senza accordo sul sottoinsieme di carburanti cui si applicherebbe.

La maggioranza dei paesi ha espresso il desiderio che fosse definito un obiettivo di riduzione dei gas serra per il 2040, con un’entità di riduzione dei gas serra in linea con l’obiettivo di temperatura di 1,5 gradi fissato nell’accordo di Parigi del 2015.

La maggior parte dei delegati dei paesi intervenuti sulle misure politiche progettate per sostenere la transizione, vuole vedere queste riduzioni regolate da un regolamento tecnico che tratti sia la parte standard sul carburante e sia la parte economica come una tassa sul carbonio.

Guy Platten, Segretario generale della International Chamber of Shipping, ha commentato: “Siamo delusi dalla mancanza di progressi nella definizione di nuovi livelli di ambizione per le riduzioni dei gas serra per fornire al trasporto marittimo un chiaro obiettivo netto zero per il 2050. Ma rimaniamo ottimisti che un accordo può ancora essere bloccato alla riunione cruciale del MEPC a luglio.

Mentre, Anne Steffensen, CEO di Danish Shipping ha aggiunto: “Possiamo raggiungere i nostri ambiziosi obiettivi solo se utilizziamo tutti gli strumenti a nostra disposizione. Pertanto, sono lieta che la maggior parte delle nazioni ora riconosca la necessità di misure sia economiche e sia tecniche nella prossima strategia sui gas serra”.

L’invito di Kitack Lim chiudeva dicendo che “Insieme renderemo MEPC 80 a luglio un altro momento storico per IMO, mostrando al mondo una determinata strategia di decarbonizzazione marittima”.

Abele Carruezzo