L’Iran conferma di aver ‘sequestrato’ ieri la seconda petroliera

 petroliera Niovi nello Stretto di Hormuz

(Il velivolo da attacco rapido dell’Iran visto intorno alla petroliera Niovi nello Stretto di Hormuz; foto courtesy Marina degli Stati Uniti)

Manama, Bahrein. Continua lo stato d’allerta tra gli Stati Uniti e l’Iran. Le Forze iraniane hanno sequestrato una seconda petroliera in una settimana nell’area intorno allo stretto di Hormuz, secondo un rapporto pubblicato dalla 5a Flotta statunitense del Comando Centrale delle Forze navali americane con base a Manama, capitale del Regno di Bahrein.

Il Comando Centrale delle Forze Navali degli Stati Uniti/Quinta Flotta (NAVCENTCOM/5THFLT) è un comando dell’U.S. Navy, responsabile su tutte le sue unità navali di superficie, sottomarine e forze aeree dislocate nel Golfo Persico e Mar Rosso.

L’agenzia di stampa iraniana ha rapidamente confermato l’azione, affermando che la nave era stata ‘sequestrata’ a causa di un reclamo legale non specificato.
La petroliera per trasporto di greggio, la Niovi (306.998 dwt) era in navigazione nello Stretto e non carica, a differenza dell’incidente della scorsa settimana quando la Marina iraniana ha sequestrato una petroliera a pieno carico in partenza per gli Stati Uniti.

I dati di tracciamento AIS mostrano che la nave Niovi, da 18 anni in attività e registrata a Panama, era arrivata dall’India alla fine di marzo e AP cita i dati di Refinitiv secondo cui la nave era in riparazione a Dubai. La petroliera, poi, è partita da Dubai il 2 maggio diretta a Fujairah negli Emirati Arabi Uniti.
La Marina degli Stati Uniti ha rilasciato filmati dei droni che mostrano una dozzina di velivoli ad attacco rapido gestiti dalla Marina del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Iraniane che circoscrivono la nave mentre stava transitando nello Stretto intorno alle 06:20 ora locale di ieri.

La Marina degli Stati Uniti ha detto che il suo drone era in pattuglia di routine per catturare immagini dell’assalto alla petroliera. Inizialmente, la Marina degli Stati Uniti ha riferito che l’IRGCN aveva costretto la nave a invertire la rotta e dirigersi verso le acque iraniane al largo della costa di Bandar Abbas, in Iran.
Immagini dellaTankerTrackers.com in seguito hanno localizzato la Niovi all’ancoraggio nelle acque intorno alle Isole Larak/Qeshm. La petroliera è di proprietà di una società di leasing Grand Financing e gestita da Smart Tankers of Greece. Secondo quanto riferito, la nave ha a bordo un equipaggio internazionale di 30 persone con un Capitano greco.

La Marina degli Stati Uniti ha ripetuto la sua precedente dichiarazione affermando: “Le azioni dell’Iran sono contrarie al Diritto Internazionale e dirompenti per la sicurezza e la stabilità regionali. Negli ultimi due anni, l’Iran ha vessato, attaccato o interferito con i Diritti di navigazione di 15 navi mercantili battenti bandiera internazionale”.

Il sequestro di ieri è avvenuto appena sei giorni dopo che la Marina iraniana aveva preso il controllo di un’altra nave cisterna, l’Advantage Sweet.

I media iraniani stanno ripetendo notizie secondo cui l’Advantage Sweet, dopo la collisione con un peschereccio iraniano nel Golfo Persico, non si è fermata per fornire assistenza. Sostengono che l’equipaggio del peschereccio abbia riportato ferite e che due persone siano disperse dopo la collisione. Dopo aver analizzato gli eventi e la sospetta partecipazione della Niovi alla gestione del petrolio iraniano, TankerTrackers.com sta mettendo in dubbio gli eventi.

“Data la storia della nave cisterna di ricevere petrolio iraniano durante l’era delle sanzioni, oltre ad essere attualmente senza carico, riteniamo che le azioni di ieri siano state interamente messe in scena”, si legge in una nota. L’agenzia di stampa della Repubblica Islamica (IRNA), ufficiale della Repubblica islamica dell’Iran, ha rapidamente iniziato da ieri a pubblicare rapporti secondo cui la tanker Niovi è stata ‘sequestrata’ dai Pubblici Ministeri su ordine del Tribunale a seguito di una denuncia non specificata da parte di un ‘attore’.

Le agenzie di stampa iraniane affermano che la petroliera ‘apparentemente ha violato la legge marittima’. Parlando ieri ai media, l’agenzia di stampa FARS riferisce che il portavoce del Ministero degli Esteri iraniano Nasser Kana’ani ha detto ai giornalisti che “Teheran non esiterà a prendere tutte le misure necessarie per difendere i suoi interessi nazionali e i diritti dei suoi cittadini”. Stava rispondendo alle domande citando i resoconti dei media secondo cui l’Iran avrebbe sequestrato l’Advantage Sweet come rappresaglia per il sequestro da parte degli Stati Uniti di una spedizione di petrolio iraniano.

Le tensioni sono aumentate nella regione dopo il sequestro della scorsa settimana. Il Ministero greco degli Affari Marittimi ha riconosciuto all’Associated Press di aver recentemente inviato un alert alle navi greche in Medio Oriente quando attraversano il Golfo Persico.

L’Advantage Sweet rimane sotto il controllo iraniano nel porto di Bandar Abbas. Advantage Tankers, che gestisce la nave, ha confermato in un comunicato che un rappresentante era stato in grado di salire a bordo della nave il 30 aprile per verificare il benessere dell’equipaggio.

Abele Carruezzo