INTERCARGO, non è giusto isolare il sistema del trasporto marittimo

intertanko

Dubai. “Lo shipping è talmente globale che solo un’organizzazione veramente globale come l’International Maritime Organization può fornire le condizioni di equità necessarie per questo settore diversificato e tutte le nazioni che serve”. Questo è quanto afferma INTERCARGO con una sua nota al termine della due giorni di studio a Dubai.

Eppure anche l’IMO, un’Agenzia delle Nazioni Unite, deve stare attenta a non creare regolamenti che possano isolare il trasporto marittimo, si legge nella nota dell’Associazione, che rappresenta il settore mondiale del trasporto di rinfuse solide.

“La semplice regolamentazione delle spedizioni porterà distorsioni e pericoli al commercio globale”, ha affermato il presidente di INTERCARGO Dimitris Fafalios. “Gli armatori e gli operatori, i produttori di carburante, i noleggiatori, i proprietari di merci, i caricatori e i ricevitori, i porti e i gestori dei terminal, condividono tutti le responsabilità nell’impresa marittima quotidiana che è il trasporto di rinfuse solide”, ha spiegato. “Il trasporto di rinfuse solide, che è già una delle modalità di trasporto di rinfuse più rispettose dell’ambiente, vuole fortemente decarbonizzare. Tuttavia, sottolineo che non possiamo farcela da soli”, ha commentato.

La decarbonizzazione è stata al centro delle discussioni durante gli incontri semestrali di INTERCARGO della scorsa settimana tenutisi a Dubai. I membri hanno discusso una serie di questioni chiave del settore in relazione al settore delle rinfuse solide, tra cui la riduzione dei gas a effetto serra, l’analisi del ciclo di vita del carburante, l’attuazione di nuove normative internazionali e regionali, nonché la condivisione di esperienze e informazioni.

INTERCARGO sostiene pienamente l’ambizione dell’IMO di raggiungere il trasporto a zero emissioni nette entro il 2050. Tuttavia, sottolinea che la responsabilità della decarbonizzazione non può essere attribuita esclusivamente all’operatore marittimo: è una sfida che deve essere affrontata in modo olistico dall’intera catena di approvvigionamento.

L’IMO sta attualmente rivedendo la sua strategia sui gas serra (GHG). INTERCARGO, da sempre partecipa attivamente all’IMO, prevede di presentare un documento alla riunione MEPC 81 (Comitato per la Protezione dell’Ambiente Marino) nel 2024 sull’effetto del tempo di inattività (ad esempio attesa in porto), viaggi brevi e l’effetto dei viaggi con carico rispetto a quelli con zavorra compreso il rapporto sulle valutazioni dell’indicatore di intensità di carbonio (CII) delle navi. Il segretario generale Kostas Gkonis ha commentato: “È stato incoraggiante avere così tanti dei nostri membri, che hanno raggiunto livelli record, che si sono uniti a noi a Dubai sia in presenza e sia da remoto. Il livello di competenza e di entusiasmo tra i nostri membri ci consente di contribuire con cognizione di causa all’IMO e in numerosi altri forum del settore”.

Abele Carruezzo