(La nave Bellavia sembra andare alla deriva al largo di Dundalk, 1 luglio; foto courtesy by Pole Star)
Baltimora. La notizia è trapelata stamane sui network di Baltimora. Lunedì mattina, un’altra portacontainer ha perso brevemente potenza dopo aver lasciato il molo al porto di Baltimora, rafforzando le preoccupazioni sulla sicurezza della navigazione sollevata dalla disastrosa collisione della portacontainer Dali con il Francis Scott Key Bridge a marzo scorso.
Alle ore 0005 circa (ora locale) di lunedì mattina, dopo un breve scalo portuale, la nave portacontainer Bellavia ha lasciato il molo al Dundalk Marine Terminal di Point Breeze, a Baltimora. I dati dell’AIS mostrano che si stava muovendo a circa 1,5 nodi mentre era in navigazione. Entro le ore 0016, ha rallentato a 0,4 nodi e sembrava andare alla deriva verso est, verso il molo adiacente ro/ro. Dopo ha riguadagnato potenza ed è ritornata al molo di Dundalk, per ormeggiarsi.
Bellavia, una Panamax di 19 anni di proprietà e gestita in Germania, ha completato le riparazioni ed è stata approntata per la partenza dalla Guardia Costiera più tardi di lunedì mattina; se ne è partita senza ulteriori incidenti martedì sera.
La perdita di potenza della Bellavia è risultata diversa dall’incidente della Dalì in almeno un modo importante: si è verificata a pochi metri dal molo. Ciò significa che secondo le regole di lunga data della navigazione e le norme per il porto interno di Baltimora, la nave era assistita da un rimorchiatore con cavo a bordo. Due rimorchiatori del porto erano già nelle vicinanze e hanno preso posizione insieme alla Bellavia; i dati dell’AIS mostrano e hanno scortato la nave di nuovo al molo. La Bellavia non ha rappresentato mai una minaccia per il passaggio del ponte vulnerabile di Baltimora, il Bay Bridge, che si trova più vicino al mare – dove le navi non hanno assistenza di scorta di rimorchiatore.
Bellavia è stata l’ultima di tre navi di bandiera straniera, deep-ft che hanno riportato una perdita o una riduzione di potenza nella regione di Baltimora dall’incidente della Dalì a marzo, ha detto la Guardia Costiera al Baltimore Sun.
La carta ha contato più di 40 navi che hanno perso la propulsione, la potenza o lo sterzo nei corsi d’acqua del Maryland negli ultimi tre anni, illustrando la relativa frequenza di incidenti di “nave oscure” in un’area con migliaia di transiti di navi all’anno.
Bellavia che ha accumulato 25 carenze in tre ispezioni di controllo dello Stato portuale lo scorso anno (record di Equasis), tra cui citazioni relative a apparecchiature di propulsione, motori ausiliari, filtraggio dell’olio e attrezzature di sicurezza antincendio.