L’aggiornamento MARPOL impone un corretto campionamento del carburante

aggiornamento MARPOL

(Foto courtesy CM Technologies)

CM Technologies (CMT) ha consigliato agli armatori e agli operatori di rivedere urgentemente le loro pratiche di campionamento del carburante e dell’olio lubrificante a seguito dell’entrata in vigore delle linee guida IMO riviste

Glückstadt. La tedesca CM Technologies (CMT), società fondata nel 2003, leader fornitrice di apparecchiature di test e analisi per il settore marittimo, informa che batteri, muffe e lieviti possono crescere rapidamente nei serbatoi del carburante! L’acqua libera, il calore e la condensa nel carburante costituiscono la base per la crescita dei Diesel Bugs.

Le recenti modifiche all’allegato VI della convenzione MARPOL e al capitolo II-2 della convenzione SOLAS includono un aumento del 50% del volume del campione richiesto e aspettative più rigorose in merito alle attrezzature, alla gestione e alla tenuta dei registri.

Il protocollo aggiornato dell’Organizzazione Marittima Internazionale, MSC-MEPC.2/Circ.18, impone che i campioni di carburante raccolti per la conformità MARPOL siano ora di almeno 600 ml, rispetto ai precedenti 400 ml.

Questa modifica garantisce che vi sia materiale sufficiente per eseguire sia i test del contenuto di zolfo secondo MARPOL, sia i test del punto di infiammabilità secondo i requisiti SOLAS. Rafforza inoltre le corrette procedure di campionamento, tra cui l’uso di contenitori a prova di manomissione, un’etichettatura accurata e uno stoccaggio sicuro a bordo.

“Il campionamento è spesso considerato un tecnicismo, ma è la base per un’efficace conformità e risoluzione delle controversie. Troppo spesso vediamo l’equipaggio improvvisare con contenitori di fortuna a causa della mancanza di un’attrezzatura adeguata a bordo. I campioni vengono spesso inviati ai laboratori in bottiglie per bevande riciclate, il che può invalidare i risultati dei test”… ha dichiarato David Fuhlbrügge, Managing Director di CM Technologies.

Secondo CMT, le bottiglie per bibite contengono spesso plastificanti, additivi chimici progettati per rendere flessibili le bottiglie di plastica. Questi e altri contaminanti come dolcificanti residui, aromi o detergenti possono alterare le proprietà del campione. Ciò non solo compromette l’accuratezza dei test, ma può anche portare a ritardi, ricampionamento o addirittura al rifiuto dei risultati da parte del laboratorio.

Inoltre, i campioni contaminati o scarsamente documentati non possono essere presentati nelle controversie relative ai bunker o durante le ispezioni di controllo da parte dello Stato di Approdo (PSC, Port State Control) rassegnati come “solo indicativi” non verrebbero utilizzati a sostegno delle dichiarazioni di conformità.

Con le nuove normative IMO, qualsiasi problema di manomissione, contaminazione o documentazione inadeguata potrebbe comportare multe, detenzione o responsabilità.

Le linee guida riviste trasferiscono anche la responsabilità del monitoraggio e della conservazione dei campioni consegnati dalla MARPOL dal comandante della nave all’armatore o alla società di gestione.

Questo cambiamento sottolinea l’importanza delle procedure e della supervisione a livello di flotta. Gli equipaggi devono essere addestrati su come utilizzare le apparecchiature di campionamento, sigillare ed etichettare i contenitori e conservare correttamente i campioni, in genere per un massimo di 12 mesi o fino al consumo di carburante.

Abele Carruezzo

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(Foto courtesy CM Technologies)