Se ne è parlato al primo meeting de “I Colori dell’Energia” in ambito del Salone Nautico di Puglia SNIM con il prof. Ugo Patroni Griffi, docente di Infrastrutture e Logistica sostenibili presso UNIBA
Londra. Il Prof. Patroni Griffi, oltre a parlare degli “snart port”europei, e delle infrastrutture materiali e immateriali per l’uso dell’energia nucleare, ha sostenuto che, oggi, occorre un orientamento certo nel settore dello shipping globale per l’uso sicuro e responsabile della tecnologia nucleare nel trasporto marittimo commerciale e nelle industrie offshore.
“Il settore marittimo – ha detto Patroni Griffi a Il Nautilus – mentre accelera la sua transizione verso soluzioni energetiche sostenibili, l’energia nucleare è considerata come una soluzione praticabile per raggiungere le ambizioni di zero emissioni nette”.
Armatori, operatori e le Autorità di regolamentazione devono affrontare la propulsione nucleare, dall’approvazione normativa e dalla progettazione tecnica all’assicurazione, oltre soprattutto alla formazione dell’equipaggio.
Ora il Registro di Classificazione britannico Lloyd’s Register (LR) – coprendo una lacuna operativa – ha pubblicato nuove linee guida sull’uso dell’energia nucleare nel trasporto marittimo commerciale, offrendo quella che viene definita la prima ‘road map’ completa per l’integrazione sicura e responsabile dell’energia nucleare nel settore marittimo.
Il documento, “Navigating Nuclear Energy in Maritime” (Navigare nel settore dell’energia nucleare) è stato sviluppato in collaborazione con Global Nuclear Security Partners (GNSP) e l’Assicuratore marittimo NorthStandard. La guida promuove l’energia nucleare come fonte di energia marittima affidabile, affrontando le complesse sfide normative, legali ed economiche della sua integrazione.
Gli orientamenti delle linee guida mirano a sostenere le ricerche del settore ingegneristico nel svipuppare prodotti e l’uso delle tecnologie nucleari in ambienti marittimi.
Il documento offre quadri normativi e tecnici necessari per un’attuazione di successo, oltre a discutere i ruoli di organismi chiave come l’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO) e l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), sottolineando l’importanza di armonizzare le norme marittime e nucleari.
In seguito vengono trattati paragrafi sulla classificazione della sicurezza, le valutazioni dell’impatto ambientale, l’integrità strutturale e lo sviluppo di un solido caso di sicurezza nucleare. Vengono inoltre affrontate le misure di sicurezza, con particolare attenzione ai sistemi di protezione fisica e informatica, nonché alla mitigazione delle minacce interne.
Infine, sono sviluppati gli aspetti operativi e finanziari, tra cui le qualifiche del personale, la pianificazione della risposta alle emergenze e la garanzia della qualità durante l’intero ciclo di vita del progetto.
Il documento, poi, passa ad esaminare le sfide assicurative e riassicurative, sostenendo un quadro di responsabilità prevedibile per sostenere la redditività commerciale. Fornisce inoltre una tabella di marcia per l’adozione, guidando le parti interessate attraverso il coinvolgimento pubblico, le attività di progettazione e i processi normativi.
La dirigenza di LR è convinta che l’energia nucleare potrebbe diventare un’opzione “scalabile e a zero emissioni di carbonio” per il trasporto marittimo, a condizione che vi sia una stretta collaborazione tra regolatori, operatori, assicuratori e società.
La guida di LR si basa sul suo precedente progetto di ricerca “Fuel for Thought: Nuclear” e mira a colmare una lacuna di conoscenza critica, con l’obiettivo di aiutare a superare gli ostacoli tecnici, di sicurezza e finanziari dell’adozione della propulsione nucleare.
La conclusione rafforza il potenziale dell’energia nucleare nei settori marittimi e richiede un coinvolgimento tempestivo e collaborativo delle parti interessate per perfezionare e attuare efficacemente gli orientamenti.
Abele Carruezzo
Il documento è disponiobile sul sito di LR
