Eolico offshore, approvato il piano d’azione per garantire il successo della prossima gara d’appalto olandese

Sophie Hermans

(Sophie Hermans, Ministra delle Politiche Climatiche e della Crescita Verde; foto courtesy Governo olandese)

La Camera dei Rappresentanti dei Paesi Bassi ha adottato una mozione volta a garantire il successo di un’imminente gara d’appalto per la capacità eolica offshore e altre simili

L’Aia (Den Haag/’s-Gravenhage). La mozione, “Approccio del Gabinetto alla Politica Climatica”, chiede al Vice Primo Ministro e Ministro della Politica Climatica e della Crescita Verde, Sophie Hermans, di elaborare un “piano d’azione” per ridurre il rischio finanziario associato alle prossime gare d’appalto.

Alla luce delle recenti gare d’appalto fallite nel Regno Unito e in Danimarca, la mozione – che considera l’ “necessario per raggiungere gli obiettivi climatici olandesi e importante per l’indipendenza energetica” – rileva che ci sono “grandi preoccupazioni” sul fatto che l’imminente gara d’appalto per l’eolico offshore garantirà un numero sufficiente di offerte.

La mozione chiede al Governo di produrre un piano d’azione concreto per garantire il successo della gara d’appalto del 2025. Chiede inoltre al Governo di garantire che i Paesi Bassi siano pronti a poter utilizzare un regime di contratto per differenza per le gare d’appalto per l’eolico offshore.

Chiede inoltre al Governo di indagare sull’uso di un “fondo di garanzia per l’acquisto di energia Power Purchase Agreement (PPA)” e di verificare se sia possibile anticipare di un anno la gara d’appalto del 2027.

Rispondendo all’adozione della mozione, il presidente di NedZero Jan Vos ha dichiarato: “L’eolico offshore ha avuto molto successo. Tuttavia, ora ci sono preoccupazioni. E’ positivo che il Ministro tenga conto di queste preoccupazioni. Sta accelerando il piano d’azione. Questo è importante”.

L’eolico offshore rende i Paesi Bassi indipendenti dal punto di vista energetico rispetto agli altri paesi e per questo Jan Vos ha detto inoltere che “… è anche positivo che si stia preparando per l’introduzione dei CfD (Contratto per Differenza, strumento finanziario che permette di speculare sui mercati, offrendo la possibilità di negoziare sia al rialzo che al ribasso su una vasta gamma di asset). Aumenta la possibilità di raggiungere gli obiettivi climatici in tempo e di accelerare l’elettrificazione”.

È stato anche proposto un “Patto del Mare del Nord per i PPA”, ha affermato Vos. Si tratterebbe di un accordo regionale tra i paesi del Mare del Nord per facilitare i PPA transfrontalieri tra produttori e consumatori industriali; allineare i quadri politici in modo che le industrie di più paesi possano acquistare energia eolica offshore olandese; e migliorare l’integrazione della rete per sostenere gli obiettivi regionali di sicurezza energetica e decarbonizzazione.

NedZero ha recentemente formulato diverse altre raccomandazioni al governo olandese. Tra queste, la garanzia di un accesso illimitato alla rete e al mercato e l’assenza di una tariffa incentivante, come proposto dall’Autorità olandese per i consumatori e i mercati. NedZero ritiene che una tariffa incentivante imporrà costi aggiuntivi ai produttori di energia e renderà gli investimenti più rischiosi e rallenterà la transizione energetica.

NedZero vuole anche che il Governo estenda il periodo durante il quale un parco eolico può essere collegato alla rete. Attualmente, i parchi eolici devono essere collegati alla rete in 9-12 mesi. “Si tratta di una scadenza irrealisticamente ravvicinata che comporta costi e rischi aggiuntivi”, ha dichiarato NedZero, che ha proposto una proroga ad almeno 14 mesi.

NedZero osserva anche che i Paesi Bassi hanno un obiettivo nazionale di 30 TWh per l’elettrificazione industriale e che se altri Stati membri dell’UE fissassero obiettivi simili, si creerebbero condizioni di parità.