(Foto courtesy AdSP Livorno)
Il Gruppo Grimaldi – primo operatore di container nel porto di Livorno – è già operativo nello scalo toscano con altre tre nuove linee tramite Tdt
Livorno. Il presidente dell’AdSP, Luciano Guerrieri, al termine del Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, ha dichhiarato che “… dal bilancio consuntivo e dalla relazione annuale appena approvati emerge una fotografia molto positiva, che conferma un bilancio solido e una tenuta ordinata dei conti”. Poi, lo stesso Luciano Guerrieri ha annunciato che il Gruppo Grimaldi ha formalizzato la richiesta di spazio sulla nascente piattaforma portuale, la cd ‘Darsena Europa’. Ha detto di aver ricevuto da Terminal Darsena Toscana (Tdt) – di proprietà del Gruppo Grimaldi – un’istanza per la costruzione e gestione del 50% del Terminal Darsena Europa.
La richiesta del Gruppo Grimaldi ha l’obiettivo di garantire la prosecuzione operativa dell’attività terminalistica, in correlazione a una proposta di progetto di riorganizzazione delle aree e banchine in concessione.
Infatti, il Gruppo Grimaldi è protagonista con il Terminal Darsena Toscana che gestisce una parte importante dei traffici del porto di Livorno, su nuove linee commerciali: l’alleanza Gemini con Maersk e Hapag Lloyd ha introdotto il servizio West Med Shuttle, che collega Tanger Med e Algeciras con Livorno su base settimanale.
Altri traffici che operano su collegamenti globali: da febbraio scorso, è attivo il servizio Tex di Hapag Lloyd e Maersk collega direttamente gli Stati Uniti con il Mediterraneo orientale. Inoltre ci sono tutte le linee Grimaldi, più di 20 navi che servono il porto di Livorno e assicurano collegamenti fissi di corto raggio con Barcellona e Valencia, Cagliari, Catania, Malta, ma anche la linea che fa Livorno, Salerno, Valencia (Spagna, Anversa (Belgio), Cork (Irlanda) Setubal (Portogallo) e quelle a lungo raggio che collegano Livorno con New York, Baltimora, Southampton (Uk), Anversa e Calane di Suez e anche Dakar, Casablanca, Lagos in Africa.
A corredo della dommanda di Tdt, per la gestione di una parte della Darsena Europa, è stata presentata anche un’istanza di modifica del contenuto della concessione demaniale, avente ad oggetto la retrocessione di 150.000 mq di aree di 492 metri lineari di banchine e la corrispettiva acquisizione di 194.000 mq di aree e di 600 metri lineari di banchine insistenti sul Terminal Darsena Europa; chiedendo anche l’estensione temporale della durata dell’attuale concessione, in misura adeguata agli investimenti e al progetto industriale proposti (si legge trentennale).
Tdt ha corredato il progetto con un’adeguata e completa documentazione tecnica, e relativa dichiarazione di investimento completamente privato di circa 180 milioni di euro.
La richiesta progettuale sottolinea – come riportato negli obiettivi del Gruppo partenopeo – l’azione imprenditoriale per garantire la continuità operativa della società anche all’interno del nuovo scenario portuale delineato dalla Darsena Europa, sviluppando un rilancio per il traffico contenitori per il porto di Livorno, sofferente oggi della concorrenza dei porti limitrofi come la Spezia. E poi, Tdt pensa a garantirsi un futuro nel settore della movimentazione container con navi megamax (visto che la Darsena Toscana soffre di limiti di pescaggio dei fondali che non consente l’attracco di grandi navi).
Tdt propone una modifica di gran parte dell’attuale concessione demaniale, prospettando una riconfigurazione degli spazi, con la retrocessione di oltre 150mila metri quadri di aree e la relativa banchina, e la contemporanea traslazione verso un’area ancora maggiore e soprattutto corredata da 600 metri di banchina all’interno del nuovo Terminal Darsena Europa.
Il piano industriale’ del Gruppo Grimaldi prevede investimenti per adeguamenti delle attività all’interno della nuova infrstruttura. Tdt prevede come tempi l’apertura dei cqantieri a partire dal 2027; realizzare i primi piazzali e relativi sottoservizi per i 600 metri di banchina a mare; acquisto di gru e mezzi di piazzali per l’inizio delle attività commerciali prevista per il 2030. Naturalmente dopo le relative apprvazioni da parte dell’AdSP.
Grimaldi è un gruppo italiano di caratura mondiale con una flotta di 140 navi e 20mila dipendenti.