Banca Mondiale finanzia l’Ucraina per modernizzare la flotta portuale

zmail sea trade port

(Izmail sea trade port; foto courtesy Wikipedia)

L’Autorità Portuale Marittima Ucraina aveva lanciato all’inizio del 2025 una gara d’appalto per modernizzare la sua flotta

Kyiv. Il finanziamento della Banca Mondiale rigarda la riparazione delle infrastrutture logistiche essenziali e l’acquuisto l’autorità intende di una nave portuale multifunzionale da utilizzare a Izmail e sul Danubio.

Il presidente della USPA, Oleksandr Semyrga, osserva che una grande parte, fino al 30%, del finanziamento della Banca Mondiale, andrà ai costi di riparazione, manutenzione e ottimizzazione della flotta. In particolare si guarda al di Izmail, dove saranno sostituite attrezzature obsolete costruite negli ’70 e ’80.

L’attuale gara d’appalto – che sta per concludersi – riguarda una nave multiuso con sede a Izmail. I requisiti base della gara d’appalto includono la capacità di condurre operazioni di bonifica dell’inquinamento, raccogliere acqua oleosa, aiutare con i soccorsi di emergenza, la lotta antincendio e le operazioni di rimorchio, compresa la capacità di operazioni in condizioni di ghiaccio.

L’Autorità sta esaminando le proposte presentate e una volta selezionato il vincitore, si passerà al contratto e la consegna della nave è prevista per il 2026.

Il presidente USPA ha confermato nella sua dichiarazione l’impegno dell’Autorità a rafforzare le operazioni e l’attenzione ambientale in tutta la regione del Danubio. I porti lungo il Danubio sono diventati vitali per l’Ucraina durante la guerra e gli attacchi ai porti nella regione della Grande Odessa.

I porti ucraini continuano ad essere strategici per le importazioni di carburante e per le spedizioni di grano, anche se, all’inizio della guerra, hanno servito container su chiatta per spostare merci da e verso la Romania.

Nel luglio scorso, l’USPA ha firmato accordi con le AdSP italaliane del Mare Adriatico orientale e del Mare Ligure occidentale. Trieste è uno dei maggiori porti mercantili italiani, che svolge un ruolo chiave nella rete di trasporto TEN-T in Europa, implementa attivamente soluzioni digitali e dispone di infrastrutture in acque profonde. Mentre i porti di Genova, Savona, Pra’ e Vado Ligure stanno realizzando importanti progetti infrastrutturali. (v. art. Il Nautilus 16.07.2025).

I principali settori di cooperazione includono: – Sviluppo di nuove rotte logistiche. – Implementazione di soluzioni digitali e sistemi logistici innovativi nei porti. – Miglioramento degli standard di sicurezza marittima e protezione delle infrastrutture critiche in tempo di guerra. – Realizzazione di progetti di partenariato pubblico-privato e attrazione di investimenti. – Ammodernamento ecologico delle infrastrutture portuali. – Formazione, stage e scambi professionali tra specialisti.

Abele Carruezzo