Il rapporto annuale sulle statistiche di IUMI mostra mercati assicurativi stabili per scafi e cargo nel 2024, ma un settore energetico offshore ‘challenged’, pieno di sfide.
Amburgo. Lo IUMI Stats Report 2025 è un’analisi del mercato globale delle assicurazioni marittime per il 2024. Questo documento annuale riferisce sullo stato di salute del settore assicurativo marittimo nel quadro dell’economia, del commercio e del trasporto marittimo globali. I dati vengono raccolti da una serie di agenzie, tra cui le fonti dell’IUMI, e vengono analizzati e presentati con alcuni commenti aggiuntivi.
I punti salienti dello IUMI Stats Report 2025
I premi assicurativi marittimi globali nel 2024 sono stati pari a 39,92 miliardi di dollari, con un aumento dell’1,5% rispetto al 2023. La stabilità è stata osservata in tutte le linee di business, ad eccezione dell’energia offshore, dove i premi si sono ridotti di quasi l’8%. I fattori trainanti includono un continuo aumento dei volumi e dei valori del commercio globale (cargo), le variazioni del numero e del valore delle navi (scafo) e le dinamiche del prezzo del petrolio (energia offshore).
I premi per gli scafi oceanici (hull) sono stati pari a 9,67 miliardi di dollari, in aumento del 3,5% rispetto all’anno precedente. L’Europa continua a dominare e ha registrato un trend di crescita ininterrotto dal 2019. La crescita del mercato russo degli scafi ha raggiunto il 42%, in gran parte a causa delle sanzioni che impediscono alla Russia di porre rischi all’estero. I loss ratio per l’Europa sono rimasti relativamente stabili.
I premi per l’assicurazione del carico (cargo) hanno raggiunto i 22,64 miliardi di dollari, con un aumento dell’1,6% rispetto allo scorso anno. La crescita modesta è dovuta in gran parte alle condizioni economiche e commerciali generali. Tuttavia, la Cina ha registrato una performance particolarmente buona. I loss ratio sono migliorati per il sesto anno consecutivo.
Il settore dell’energia offshore ha invertito la recente crescita della base premium, registrando una riduzione del 7,9% a 4,34 miliardi di dollari per il 2024. Londra continua a dominare questo mercato con una quota del 60%. In particolare, i paesi nordici sono stati l’unico mercato ad espandere la propria quota nel 2024 (del 27%). La pressione sul prezzo del petrolio, le sanzioni, le iniziative di decarbonizzazione e la capacità di mercato hanno contribuito alla performance di questa linea di business.
Il rapporto fornisce anche un aggiornamento sul Major Claims Database di IUMI, che contiene dati dal 2013 in poi, con 30 associazioni assicurative nazionali che ora contribuiscono all’analisi dello scafo e del carico. Sono state registrate più di 17.400 osservazioni.
Inoltre, e per la prima volta, il rapporto introduce l’indice di inflazione IUMI Hull recentemente rivisto, che aiuta gli assicuratori a spiegare l’inflazione dei costi di riparazione marittima utilizzando una serie di indicatori macroeconomici.
Commentando il rapporto di quest’anno, il Segretario Generale dell’IUMI, Lars Lange, ha dichiarato:
“I nostri dati relativi al 2024 mostrano che i mercati degli scafi oceanici e del cargo sono stati relativamente stabili con uno sviluppo poco positivo. Il settore dell’energia offshore ha continuato a soffrire a causa del basso prezzo del petrolio e della riduzione delle spese in conto capitale in alcune regioni.
Nel corso del 2024 e del 2025, abbiamo assistito ad alcuni venti contrari significativi che hanno creato sfide per tutte le linee di business. Le tensioni geopolitiche e commerciali hanno generato un livello di incertezza senza precedenti che coinvolge i rischi di guerra, i dazi e altre misure economiche. I tassi d’interesse globali sono diminuiti, l’inflazione è in calo nella maggior parte delle regioni, ma la debolezza del dollaro USA sta comprimendo la raccolta premi e aumentando i costi dei sinistri per gli assicuratori che pagano in valute diverse dal dollaro USA.
In aggiunta a ciò, le questioni in corso relative all’ecologizzazione della flotta globale – nonostante la recente decisione dell’IMO di ritardare – rappresentano una sfida importante da affrontare, così come la necessità di coprire una flotta in crescita in cui l’età media delle navi si avvicina ai 23 anni. Il cambiamento climatico, la persistenza di incendi di grandi navi e l’accumulo di rischi continuano ad avere un impatto sui sottoscrittori.
In IUMI, il nostro compito è quello di tenerci aggiornati su questi numerosi problemi e di impegnarci con le agenzie competenti per garantire che gli assicuratori marittimi siano consapevoli e attrezzati per continuare a fornire i servizi assicurativi e di mitigazione del rischio che garantiscono che il commercio globale continui senza interruzioni.
Il nostro rapporto annuale sulle statistiche è compilato dal nostro Comitato Fatti e Cifre insieme al contributo di una serie di partner di dati di valore. A tutti loro va il mio ringraziamento”.
Abele Carruezzo courtesy by IUMI
*Il rapporto completo è disponibile per il download qui: https://iumi.com/statistics/iumi-stats-report-2025/
Lars Lange, Segretario Generale, IUMI









