Fincantieri: tra proteste e scioperi, blocco delle consegne anche per le navi

Dopo una giornata convulsa di , che ha visto anche il blocco di aeroporti e riunioni convocate d'urgenza nelle prefetture di Palermo e , nella riunione in a Palermo, ha comunicato ai che per via dello in atto da tre giorni c'è il rischio che non vengano rispettati i tempi di consegna delle due navi in lavorazione al cantiere, con gli armatori che minacciano la rescissione dei contratti.

A darne notizia sono i sindacati a conclusione dell'incontro. Alla richiesta dell'azienda di interrompere la protesta e riprendere l'attività, Fim, Fiom e Uilm hanno risposto di essere disponibili a patto che si apra una discussione sui 140 esuberi previsti nel piano industriale.

«Ci hanno detto che la riunione era stata convocata solo per darci la comunicazione riguardo i contratti in corso», dice della segreteria provinciale della Fiom. La tensione dunque resta alta: domani alle 8 è prevista un'assemblea davanti i cancelli della fabbrica per decidere se e come proseguire la protesta.