LONDRA 2012: CONCLUSI I GIOCHI PARALIMPICI. IL BILANCIO ED I COMMENTI DEGLI ATLETI

Nessuna regata disputata nell’ultimo giorno delle Paralimpiadi Londra 2012 a causa dell’assenza di vento. Questi i piazzamenti finali degli azzurri impegnati a Weymouth: nella classe Skud 18 Marco Gualandris e Marta Zanetti chiudono al 5° posto; nella classe 2.4 mR Fabrizio Olmi termina al 10° e nel Sonar Antonio Squizzato, Massimo Dighe e Paola Protopapa sono al 12° posto.

Il Tecnico Federale Giuseppe Devoti ha tracciato un bilancio delle Paralimpiadi Londra 2012: “Sono veramente molto fiero dei nostri azzurri. Siamo tra le cinque nazioni che hanno qualificato le tre classi: Gran Bretagna, Canada, Stati Uniti, Australia e Italia. In soli due anni abbiamo fatto un buon lavoro lavorando in parallelo con Skud 18, 2.4 mR e Sonar. Un grande sforzo da parte della Federazione Italiana Vela che si è impegnata a fondo in questa nuova sfida. Queste Paralimpiadi sono state un’esperienza importantissima e ora dovremo mettere a frutto il bagaglio di tutto quello che abbiamo imparato. I nostri atleti sono arrivati a Weymouth molto motivati e fino all’ultima prova hanno dato tutto quello che avevano.”

Queste le parole di Marco Gualandris (Skud 18) al termine delle Paralimpiadi di Londra 2012: “Ci stiamo preparando a tornare a casa dopo questa trasferta di 16 giorni , sono contento ma anche sfinito. Contento perché il nostro quinto posto con lo SKUD ci ripaga del lavoro che abbiamo fatto in questi due anni e contento per la sospirata vittoria nella decima prova. Una vittoria che sembrava non arrivare mai, altre due volte siamo stati nelle posizioni di testa ma la sfortuna ci ha messo del suo e abbiamo perso posizioni. Io e Marta (Zanetti n.d.r.) abbiamo sempre dato il massimo in barca, non ci siamo risparmiati niente, possiamo proprio dire di non avere rimpianti per la nostra gara. Un ringraziamento va a tutto lo staff federale che ci ha portato sin qui e alle persone che ci hanno sostenuto durante la campagna paralimpica. Grazieeeee!”

Fabrizio Olmi, che ha rappresentato l’Italia nella classe 2.4mR, ha dichiarato: “Giunti alla fine dei giochi di Londra 2012, le sensazioni che si provano sono molteplici. Per me questa è stata la terza esperienza paralimpica con la classe 2.4 . L’emozione della prima volta ha lasciato spazio alla concentrazione: dare il meglio in regata facendo tesoro delle esperienze precedenti. Dopo il 10° di Pechino pensavo di poter migliorare la mia prestazione, purtroppo sono riuscito solo ad eguagliare il risultato. Un po’ di amarezza per non aver centrato l’obiettivo che mi ero posto ma comunque sereno per aver dato il massimo. Molto probabilmente questa di Londra sarà la mia ultima campagna paralimpica con la classe 2.4. Non so ancora cosa farò nel prossimo quadriennio, mi piacerebbe trasmettere la mia esperienza ai giovani visto che ho conseguito il brevetto di istruttore FIV. Non è detto però che non tenti di partecipare ai Giochi di Rio con un’altra classe”.

Antonio Squizzato (Sonar) al termine della cerimonia di premiazione ha commentato: “Eccitante è l’aggettivo che userei per definire questa esperienza sportiva. Abbiamo messo il nostro massimo impegno per raggiungere l’obiettivo che ci eravamo prefissati, entrare nei primi 10. Fino all’ultimo ci abbiamo provato, ma il livello della flotta era molto alto e a noi è mancato quello che ti dà l’esperienza, ciò che gli altri equipaggi hanno maturato assieme, in alcuni casi per un periodo più lungo di un quadriennio. Se siamo stati competitivi in alcune prove lo dobbiamo al supporto del nostro tecnico che ci ha trasmesso parte della sua esperienza sotto l’aspetto tecnico e mentale per una regata che è diversa da tutte le altre: le Olimpiadi sono uniche.”

Massimo Dighe ha aggiunto: “Queste due settimane qui a Weymouth sono veramente volate; dai primi giorni in cui abbiamo iniziato a confrontarci con gli altri equipaggi per allenamento ci siamo concentrati sul settaggio ottimale della barca che ci consentisse anche di guadagnare un minimo vantaggio che ci potesse aiutare in una flotta così serrata come quella della classe Sonar. Sono poi iniziate le regate in cui abbiamo sempre cercato di dare il nostro meglio e di mettere in pratica tutto quello che avevamo provato negli allenamenti a Malcesine, ottenendo anche qualche buon risultato tra i primi posti. Purtroppo qualche errore e la mancanza di esperienza rispetto ad altri equipaggi non ci hanno permesso di raggiungere l’obiettivo sperato di entrare nei primi dieci, ma oggettivamente è un risultato giusto. E’ stata comunque un’esperienza fantastica che resterà indimenticabile, e che lascio alle spalle con la consapevolezza di aver fatto, con tutto l’equipaggio, tutto il possibile”.

Il rientro in Italia della squadra azzurra è previsto per sabato 8 settembre.

Skud 18 (11 equipaggi)
Gli azzurri Marco Gualandris (AV Alto Sebino) e Marta Zanetti (CV Alto Adriatico) che vincono race 10. Dopo dieci prove e uno scarto gli azzurri sono al 5° posto in classifica provvisoria (parziali 5-6 DPI-6-6-6-(9)-6-5-5-1 e 46 punti). Sempre primi con distacco gli australiani Dan Fitzgibbon – Liesl Tesch a 17 punti, secondi gli statunitensi French-Creignou a quota 20 e terzi a 22 punti i britannici Alexandra Rickham – Niki Birrell.

Così Beppe Devoti: “ Sono particolarmente soddisfatto dei risultati nella classe Skud 18: Gualandris-Zanetti erano la nostra punta di diamante ed hanno rispettato le nostre aspettative. Non siamo mai stati in zona medaglie, ma sappiamo di avere del lavoro da fare per chiudere il gap con gli equipaggi in testa. D’altra parte un 5° posto alle prime Paralimpiadi a cui partecipiamo dopo soli due anni di lavoro è un buon risultato!”

2.4 mR (16 equipaggi)
Dopo dieci prove e uno scarto l’azzurro Fabrizio Olmi (AV Alto Sebino) chiudel al 10° posto con i parziali 10-5-(15)-7-12-4-15-9-6-10 e 78 punti. Medaglia d’Oro per la britannica Helena Lucas (26 punti). Argento per Hieko Kroger (GER) a 35 punti e Bronzo per Thierry Schmitter (NED) a 37.

Sonar (14 equipaggi)
Dopo dieci prove e uno scarto l’equipaggio azzurro formato da Antonio Squizzato (SC Garda Salò), Massimo Dighe (GS Fiamme Azzurre) e Paola Protopapa (CC Aniene) chiude al 12° posto (parziali 7-11-(12)-11-12-5-12-12-11-6 e 86 punti. Oro per gli olandesi Hessels-Van de Veen-Rossen, Argento per i tedeschi Kroker-Mainka-Prem a 40 punti e Bronzo per i britannici Robertson-Stodel-Thomas a 41.

La staff tecnico FIV a Londra 2012 è composto da:
– Giuseppe Devoti, Coordinatore Classi Paralimpiche FIV e tecnico della classe Sonar,
– Filippo Maretti, tecnico della classe 2.4mR,
– Giulio Comboni, tecnico della classe Skud 18.

Il team azzurro è completato da:
– Rodolfo Bergamaschi, Dirigente accompagnatore, Consigliere Federale e Responsabile dell’Attività Paralimpica,
– Francesco Maria Manozzi, Medico
– Roberta Ciampolini, Fisioterapista