Sono otto avvisi di conclusione delle indagini notificati in questi giorni dalla Procura di Brindisi per la gara e l’affidamento del Terminal passeggeri “Le Vele” la cui realizzazione era prevista a Costa Morena. Ad aggiudicarsi la gara fu l’Ati tra Igeco e Coveco (la stessa coinvolta nello scandalo del Mose di Venezia).
Coordinata dal pm Antonio Costantini l’indagine riguarda i reati di abuso d’ufficio, falso ideologico, abuso edilizio e violazione del Testo unico ambientale. Risultano coinvolti l’ex presidente dell’Autorità portuale Giuseppe Giurgola, l’ex commissario straordinario Ferdinando Lolli (che sostituì l’attuale presidente Hercules Haralambides per otto mesi), l’ex segretario generale dell’Authority Nicola De Nobile, alcuni dipendenti dell’ente portuale, il progettista Francesco Angarano e l’imprenditore leccese Tommaso Ricchiuto titolare della Igeco.
Risale al 2010 il progetto di “Riqualificazione del Terminal di Costa Morena – Ristrutturazione ed ampliamento” che sarebbe stato realizzato con 50 milioni di euro di investimenti pubblici (poi sono stati persi) e prevedeva una struttura capace di accogliere i passeggeri nell’area di arrivo dei traghetti.
Il progetto fu avviato dall’ex presidente Giurgola e, successivamente, anche l’ammiraglio Lolli, in veste di commissario, e la struttura tecnica dell’Authority hanno firmato provvedimenti ed ordinanze per proseguirne la realizzazione.
Francesca Cuomo