WEBUILD: ORGOGLIO PER IL GRANDE SUCCESSO DELLA VELA AZZURRA ALLE OLIMPIADI DI TOKYO

CATERINA BANTI (CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE DI ROMA) E RUGGERO TITA CONQUISTANO L’ORO CON LA MEDAL RACE

Milano– Webuild ha appreso con grande soddisfazione la vittoria dei velisti azzurri Caterina Banti (Circolo Canottieri Aniene di Roma) e Ruggero Tita alle Olimpiadi di Tokyo, dove hanno conquistato la Medal Race, classe Nacra17, regalando all’Italia una nuova medaglia d’oro in Giappone, dopo essere restati in testa fin dalla prima giornata di gare, con tenacia e determinazione. Un risultato storico, raggiunto grazie all’impegno del duo Banti-Tita, a cui Webuild ha avuto l’onore di poter contribuire supportando da anni il Circolo Canottieri Aniene di Roma, un circolo che nel corso degli anni ha formato tanti grandi atleti che hanno affrontato grandi sfide sportive.

Pietro Salini, Amministratore Delegato di Webuild, ha dichiarato: “Lo sport è una metafora, la vela ancora di più, degli ingredienti che occorrono per avere successo nella vita e nel lavoro: passione, impegno, mani al lavoro per governare le vele e sfruttare le condizioni del vento e della natura per raggiungere un obiettivo. Riconoscere i talenti, valorizzare i giovani, metterli insieme in un gioco di squadra e dare loro una visione comune è quello che ci permette di affrontare ogni giorno sfide ingegneristiche e raggiungere obiettivi che mai nessuno prima avrebbe potuto immaginare. È quello che ci ha ispirato negli ultimi anni, con progetti come il Canale di Panama, i Ponti sul Bosforo, Ponte San Giorgio ma anche Progetto Italia, l’iniziativa industriale che ci ha permesso proprio in questi giorni di raggiungere un nuovo traguardo con l’integrazione di Astaldi. È quello che crediamo occorra sempre più al nostro Paese: un grande lavoro di squadra e giovani di cui essere tutti orgogliosi per dare lustro all’Italia nel mondo.”

Massimo Ferrari, General Manager di Webuild ha aggiunto: “Siamo orgogliosi di aver contributo, seppure con gli impegni economicamente ridotti richiesti da uno sport “virtuoso” come la vela, ad associare il nome di Webuild a giovani ragazzi che senza Federazione, senza il CONI (di Giovanni Malagò), senza il Circolo Canottieri Aniene e la costanza dei sostenitori come Webuild forse non sarebbero arrivati dove sono: nella storia. Sono i ragazzi che si impegnano e rappresentano l’Italia migliore che vuole correre per riagganciare una crescita dopo la pandemia. Viva l’Italia che resiste e ce la fa, viva l’Italia che lavora per il futuro.”