Dopo i passaggi nelle relative commissioni parlamentari, un decreto ministeriale ne stabilirà la nomina ufficiale ma intanto il greco Hercules Haralambides ha incassato un altro parere favorevole – quello del governatore della Regione Puglia Nichi Vendola – per la carica di presidente dell’Autorità portuale di Brindisi. Scelto dal sindaco Domenico Mennitti e confermato da Vendola come successore del presidente Giuseppe Giurgola, il professore greco dovrà aspettare almeno un mese per il suo insediamento definitivo. Stessa conferma è arrivata anche per gli altri due nomi scelti dal Ministro per le Infrastrutture Altero Matteoli nelle terne proposte dagli enti locali per le Authority di Bari e Taranto, rispettivamente Francesco Mariani e Sergio Prete. Per il primo si tratta di una doppia conferma, perché è alla sua seconda nomina consecutiva per lo scalo barese e, di fatto, grazie ad un periodo di commissariamento affidato sempre a lui, non lascerà l’Autorità del Levante neppure per i prossimi cinque anni. Quella di Prete invece, sarà una nomina che colmerà il vuoto lasciato dall’ex presidente Conte, sostituito dal commissario Salvatore Giuffrè negli ultimi due anni di mandato, a causa di un’inchiesta giudiziaria relativa alle operazioni di dragaggio dello scalo tarantino. A Brindisi però, se Giurgola ha già annunciato che non farà alcun ricorso (nonostante la Provincia abbia inserito il suo nome nella terna di quelli segnalati al ministro Matteoli), l’arrivo di Haralambides non è ancora scontato. Sono in molti infatti, a ritenere illegittima la sua nomina: in particolare, sarebbe la sua nazionalità non italiana a rappresentare un ostacolo a ricoprire un ruolo di responsabilità che lo porterà a gestire beni (e concessioni) dello Stato italiano.
Francesca Cuomo