Porto di Brindisi: ammodernamento di circuito doganale e banchinamento

Cambia per far fronte alla competitività tra scali, ma anche per colmare alcune annose lacune del circuito donanale. Sarà tutto interno e con soli tre varchi, a differenza dei cinque attuali, così come lo sta realizzando l’Autorità portuale di Brindisi. L’ammiraglio Ferdinando Lolli, commissario straordinario dell’ente, ha illustrato oggi i lavori già in corso e, in parte, in fase di completamento, all’interno degli spazi portuali; dalla rettifica e dall’ingrandimento delle banchine Sant’Apollinare ed ex Montecatini, alla modifica delle cancellate e delle recinzioni del circuito di via Spalato.

“Alcune di queste modifiche sono state pensate anni fa – ha spiegato Lolli – ma i risultati saranno di un rinnovamento notevole per il porto. Dobbiamo recuperare un certo divario con altri scali e stiamo provvedendo anche a riorganizzare tutto in questa direzione”.

A partire dalla struttura, ormai in fase di completamento, che si trova all’interno del circuito ed in cui potrebbero essere trasferiti gli edifici dell’Authority, in modo da poter far tornare l’ex Stazione marittima alla sua destinazione iniziale. Il costo della struttura, messa a norma, è di 1,2 milioni di euro e per la chiusura del cantiere saranno necessari appena un paio di mesi. Le idee per il suo utilizzo sono ancora in fase di studio.

Un progetto già finanziato è invece quello che collegherà Sant’Apollinare a Costa Morena: recinzioni e varchi saranno modificati per garantire maggiore sicurezza e costeranno in totale 9 milioni di euro (compresa la strada che sarà modificata fino a Sant’Apollinare). Con via Spalato restituita al Demanio marittimo e l’area degli ex Depositi Pol che, aalla Marina militare, tornerà nella disponibilità del Comune, si potrà anche pensare a progetti importanti per restituirli alla cittadinanza.

Ma in porto vengono eseguiti ormai da settimane anche i lavori per l’allargamento della banchina Montecatini, in prossimità dell’omonimo capannone. Un vibroinfissore sta sistemando le palancole che costituiranno l’armatura della banchina che consentirà anche di sistemare l’angolo ottuso che non consente l’apertura dei portelloni per il traffico ro-ro.

Il metodo della vibroinfissione è stato scelto per l’impatto acustico. Saranno, inoltre, sistemati dei tiranti all’interno dell’area coperta dal cemento armato, per garantire che il nuovo pezzo di banchina costituisca un unico blocco con la parte pre esistente. In tutto saranno guadagnati 150 metri di banchinamento in più, arrivando a 350 totali. Il completamento è previsto nel settembre 2013, poi sarà dragato lo stesso tratto. I fondali, da -8 arriveranno a -12,5 metri.

“In questa zona non ci era possibile ospitare navi superiori ai 250 metri perchè è impossibile manovrare – ha precisato l’ammiraglio – mentre con questi lavori (che costeranno 5 milioni di euro, ndr) avremo questa possibilità. Insomma, stiamo cercando di semplificare tutto in modo da favorire la realizzazione di moderne filosofie di traffico”.

 

Francesca Cuomo
Foto: Simone Rella