Porto di Brindisi: Tar dà ragione ad Haralambides su ricorso Agoudimos Lines

“L’Autorità portuale di Brindisi rende noto che con la sentenza n. 623/2013, la Prima sezione del Tribunale Amministrativo di Lecce ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso avverso il Decreto Presidenziale  100/12 . Con tale decreto il Presidente Haralambides aveva interdetto la fruizione delle banchine ricadenti nella disponibilità e gestione dell’Ente alle navi Ionian Spirit, Ionian Sky e Penelope,  appartenenti alla flotta dell’armatore greco Agoudimos Lines per l’ingente debito accumulato. Il Tribunale , infatti, accogliendo l’eccezione sollevata dalla difesa dell’Ente, ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso per difetto di legittimazione attiva in capo ai ricorrenti.
A seguito di ciò, il DP 100/12, precedentemente sospeso in via cautelare dallo stesso TAR,  è pienamente valido ed  efficace”.

Questa sentenza, dunque, ridà forza al decreto presidenziale del professore greco che guida l’Authority. Il debito accumulato dall’armatore, che si aggira intorno agli 800mila euro, dovrà essere pagato, anche a rate, prima che le navi possano riottenere l’utilizzo delle banchine. Non c’è alcuna preclusione da parte dell’ente portuale ma la volontà, anche per non correre il rischio di una denuncia alla Corte dei conti, di rientrare del denaro dovuto.

L’armatore, in sostanza, dovrà manifestare la volontà di pagare i diritti di concessione delle banchine utilizzate negli ultimi anni per le aree di proprietà del Demanio. Ancora più complicato è il problema per la Ionian Spirit, ormeggiata nel porto interno, e abbandonata dall’equipaggio che vi è rimasto a bordo per diversi mesi prima di ottenere i decreti ingiuntivi per il pagamento di stipendi arretrati.

 

Francesca Cuomo