LNG: iniziata l’era del bunkeraggio navi

L’era del gas (LNG), come combustibile per navi, possiamo dire che e’ iniziata: la prima nave rifornitrice di LNG ha consegnato il suo primo carico ad una nave passeggeri che ha fatto bunker. La nave “stazione-servizio-gas” è la ”Seagas”, un traghetto norvegese del 1974, ricostruito per questo scopo presso i cantieri norvegesi di Fiskerstrand BLRT nel giugno dello scorso anno.

Mentre la nave servita è una passeggeri, la “Viking Grace” propulsa da motori a gas, lunga 218 metri con una stazza lorda di 57.000 tonnellate per 2800 pax; l’operazione di bunkeraggio è avvenuta nel porto di Stoccolma il mese scorso, mentre l’annuncio è stato dato solo in questi giorni, a sperimentazione riuscita. L’Unione Europea, con la progettualità EN-T (Trans-European Transport Network) nell’ambito di “Autostrade del Mare”, ha seguito questo progetto sperimentale, contribuendo per 261.000 euro. Il gas sarà stoccato nel porto di Nynäshamn, nel Mar Baltico a 60 kilometri a sud di Stoccolma, e trasportato poi per servizi di bunker dalla M/v “Seagas”.

La “Seagas” ha a bordo un unico grande serbatoio criogenico di 170 metri cubi che mantiene la temperatura di -162 °C per garantire al LNG di occupare solo 1/600 del suo volume gassoso. Le tanche, con una capacità di circa 70 tonnellate, sono state posizionate a centro nave, garantendo il trasferimento del gas in soli 60 minuti, tempo sufficiente, poiché coincide con il tempo di sosta operativa di una nave in porto. Il Baltico, insieme con il Mare del Nord e la Manica, fa parte della prevista istituzione a partire dal 2015 della zona Tier III SECA (Sulphur Emission Control Area), come concordato dai nove Stati costieri.

Questo accordo prevede che per tutte le navi che navigano in queste aree sarà necessario del carburante contenente non più di 0,1 per cento di zolfo (precedente livello di 1,0 per cento). Inoltre, il Mar Baltico è probabile che venga designato anche come zona NECA (Nitrogen ECA) nel corso dei prossimi dodici mesi, con la conseguenza di uniformare anche tutte le nave di nuova costruzione. Per ora, gli armatori stanno gestendo questa fase di transizione con una certa difficoltà; molte navi stanno adottando la formula di utilizzo di motori -dual fuel. Infatti, la combinazione di motori a doppia alimentazione e con LNG significa che SOx e PM sono praticamente ridotte a zero. NOx è all’80% al di sotto gli attuali requisiti di IMO, mentre i gas serra sono del tutto tagliati, ed in particolare, con una riduzione del25% dell’anidride carbonica. Di fatto, oggi, in molti porti vi sono in costruzione molti terminal per stazioni di servizio bunker per navi; in particolare lungo le coste del Mar Baltico e del Mare del Nord che si vanno ad aggiungere a quelli già in servizio in Nord America e in Norvegia.

 

Abele Carruezzo