CARGO AEREO IN ITALIA: + 16,8% NEL PRIMO TRIMESTRE TRAINANO FOOD E PHARMA

Alessandro Albertini, Presidente ANAMA

Il traffico cargo nel primo trimestre 2024 è aumentato del 16,8%, trainato dai settori agroalimentare e farmaceutico: sono alcuni dei dati emersi dal 6° Convegno Osservatorio Cargo Aereo tenutosi al Terminal 5 del Leonardo da Vinci di Roma Fiumicino

In crescita i primi due hub nazionali Roma Fiumicino (+71%) e Milano Malpensa (+14%)

ANAMA auspica la revisione della Carta dei Servizi entro l’estate e un’accelerazione sul Piano Nazionale Aeroporti

Roma– Il traffico cargo aereo nel primo trimestre del 2024 in Italia ha registrato una ripresa rispetto agli anni precedenti, evidenziando una crescita importante (+16,8%), rispetto allo stesso periodo del 2023.
Questo il primo dato emerso dal 6° Convegno Osservatorio Cargo Aereo che si è tenuto oggi all’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino, la cui affermazione a supporto del commercio internazionale sta crescendo esponenzialmente (+68% nel primo trimestre e + 71% con i dati di traffico di aprile).

Nello scenario nazionale del settore, Milano Malpensa, primo hub italiano e ottavo a livello europeo per traffico merci, dopo la flessione del 6,8% del 2023, è in fase di ripresa registrando un incremento di traffico del 13,6% nel primo trimestre, che sale ancora gradualmente secondo gli ultimi dati di aprile, attestandosi al +14% (dato primo quadrimestre 2024).

La crescita del trasporto merci cargo in Italia è spinta in modo complementare dalle rotte che toccano l’Asia, oltre un quarto del traffico di Milano Malpensa (25,9%), e dalle rotte che toccano le Americhe, oltre un terzo del traffico di Roma Fiumicino (42%). Nel 2023 Doha (Qatar), Hong Kong (Cina) e Incheon (Corea) sono stati i poli asiatici più frequenti per il traffico merci in arrivo o in partenza da Milano Malpensa. New York seguita dagli hub medio orientali di Doha (Qatar) e Dubai (Emirati Arabi) ed in quarta posizione San Paolo GRU (Brasile) sono invece tra i principali poli di scambio con Roma Fiumicino[1].

È questo lo scenario a cui guardano i player del settore che si sono riuniti a Roma presso il Terminal 5 di Fiumicino in occasione del sesto Convegno dell’Osservatorio Cargo Aereo, promosso da ANAMA, l’Associazione Nazionale Agenti Merci Aeree – nata nel 1957 come sezione aerea di Fedespedi -, dal Cluster Cargo Aereo di cui fanno parte con Anama, Assaeroporti, Assohandlers e IBAR e, per questa edizione, da Aeroporti di Roma. Si tratta di un appuntamento annuale in cui alcuni dei principali rappresentanti della filiera si confrontano sull’andamento del settore cargo aereo in Italia e sulle strategie più efficaci a vantaggio del sistema logistico nazionale e del commercio internazionale. Quest’anno sono intervenuti rappresentanti di ENAC, IATA, SEA Milan Airports, SAVE, ITA Airways ed Emirates Italia.

“È fondamentale per l’Italia riuscire ad attrarre quel 30% di merce che oggi perdiamo a favore degli altri aeroporti europei. ha dichiarato Alessandro Albertini, Presidente di ANAMA. In quest’ottica, confidiamo che la recente riattivazione del Tavolo Cargo da parte del MIT porti ad un’accelerazione del processo di concertazione sul Piano Nazionale Aeroporti, che il Ministero si è impegnato a presentare entro la fine dell’estate alle rappresentanze associative. Allo stesso tempo, auspichiamo che entro l’estate si arrivi a una revisione completa della Carta dei Servizi Merci, strumento strategico per misurare e implementare l’efficienza dei sistemi aeroportuali italiani in un’ottica di miglioramento continuo che è mancata in questi anni. Per poter recuperare quote di traffico è indispensabile dimostrare che i nostri aeroporti non sono inferiori ai competitor europei. Per questo dobbiamo avere un sistema di monitoraggio delle performances degli aeroporti oggettivi ed affidabili che sappiano anche stimolare ed implementare l’efficienza dei nostri scali.”

“Siamo onorati che per la prima volta l’evento associativo di Anama si svolga a Fiumicino riportando l’attenzione sulla realtà del cargo aereo a Roma”. Ha dichiarato Ivan Bassato, Chief Aviation Officer di Aeroporti di Roma. “Tale giornata è testimonianza di una proficua collaborazione tra ADR e i principali stakeholder a conferma della grande attenzione che rivolgiamo alle categorie di settore ed ai principali decision maker del business con l’obiettivo di consolidare il ruolo di Fiumicino quale piattaforma di riferimento nella gestione delle merci nel centro/sud Italia, a pieno servizio del più ampio sistema cargo nazionale. Dopo il pieno recupero dei volumi avvenuto nel 2023, nel primo quadrimestre 2024 stiamo registrando un incremento record del +71% verso pari periodo dello scorso anno (+ 43% vs. 2019), una crescita di circa 4 volte superiore alla media nazionale, segno tangibile di come il posizionamento di Roma stia evolvendo verso la giusta prospettiva”.

Nel corso dell’evento di quest’anno è stato presentato il report di IATA sui trend del settore cargo aereo nazionale con un focus specifico su alcune filiere particolarmente strategiche per l’import-export dell’Italia: farmaceutico e agroalimentare. La crescente domanda di prodotti freschi a livello globale ha attivato nuove rotte aeree verso mercati emergenti e ha imposto la necessità di un trasporto aereo preciso, efficiente e puntuale trattandosi di prodotti deperibili. Questo ha portato a ingenti investimenti in soluzioni avanzate, ad esempio per il controllo della temperatura nella logistica a catena del freddo. Per quanto riguarda il settore farmaceutico, l’Italia – con le sue esportazioni negli Stati Uniti – è uno dei poli che rientra nei 10 principali flussi farmaceutici mondiali da Paese a Paese nel secondo trimestre del 2023.
In tale ambito è di significativo interesse la firma del Memorandum of Understanding tra l’aeroporto di Roma Fiumicino e l’aeroporto di San Paolo GRU per l’avvio della prima Pharma Trade Lane da e per l’Italia.

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