Isole Tremiti: mobilitazione contro le trivellazioni

Convocazione urgente per martedì pomeriggio della Comunità del Parco presso la sede dell’Ente. È questa la prima contromisura adottata da Stefano Pecorella, Commissario Straordinario del Parco Nazionale del Gargano, contro la decisione di consentire l’inizio dei sondaggi per la ricerca degli idrocarburi a soli 30 km dall’Area Protetta delle Isole Tremiti. Dunque, l’Ente Parco prova a difendersi e chiama a raccolta l’intero territorio per quella che si annuncia una responsabile battaglia di civiltà. “Egregi Signori, – scrive Pecorella nella missiva inviata ai 18 sindaci dei Comuni ricadenti nell’area Parco – come voi sono stato sorpreso dalla notizia del parere favorevole espresso dal Comitato Via che è stato il presupposto per l’emanazione del decreto ministeriale, del 29 marzo scorso, di autorizzazione alla Petroceltic Elsa ad effettuare indagini, per la ricerca di idrocarburi, al largo delle coste della Regione Abruzzo e della Regione Molise e, quindi, nelle vicinanze dell’Area Marina Protetta delle Isole Tremiti”. “Nel decreto – spiega Pecorella – ci sono degli aspetti davvero preoccupanti soprattutto per quel che concerne il coinvolgimento degli enti poichè la Provincia di Foggia, l’Ente Parco e la Regione Puglia non sono stati resi partecipi delle valutazioni ambientali relativamente a questo progetto. Chiederemo conto del perchè di questo mancato coinvolgimento in questa importante e delicata questione che riguarda una pregiata riserva marina come quella delle Tremiti. Nel frattempo è necessario valutare all’unisono le contromisure da adottare anche per evitare le inutili strumentalizzazioni che non portano da nessuna parte. Se il comitato Via si è espresso in un determinato modo è nostro compito far valere le regione di questo territorio per contrapporci a quel decreto nelle modalità più opportune sia che esse siano legali sia attraverso democratiche e civili manifestazioni. Al momento le decisioni prese non soddisfano affatto gli interessi legati alla biodiversità. Lotteremo strenuamente con tutte le nostre forze fin quando non avremo fatto valere le ragioni di questo nostro territorio”. “Siamo contrari perchè è assurdo pensare a delle piattaforme petrolifere a pochi chilometri dal paradiso di una delle aree marine protette più importanti d’Italia, perchè noi siamo favorevoli all’efficientamento energetico, al risparmio e alle fonti alternative ma anche perchè il gioco non vale la candela” ha detto invece il presidente di Legambiente Puglia, Francesco Tarantini. I dati del Ministero dello Sviluppo economico, riportati dal dossier Texas Italia, mostrano che in Italia nel 2009 sono stati estratti 4,5 milioni tonnellate di petrolio (4 sulla terra e 0,5 off shore), il 6% dei consumi nazionali di greggio.

Salvatore Carruezzo