Metodo Cousteau per osservare i fondali

“Ogni sub o appassionato del mare, armato anche solo di pinne e maschera, può diventare un osservatore della biodiversità”. È questa l’idea del metodo Cousteau, che Pierre Yves Cousteau, 29 anni, figlio del celebre Jacques Yves Cousteau esploratore degli abissi marini, morto nel ’97, ha appena lanciato nel Mediterraneo (www.cousteaudivers.org).

A fare da apripista sono alcuni centri sub che hanno aderito all’ iniziativa in alcune delle mete turistiche più gettonate: a Formentera e Ibiza in Spagna e a Santorini in Grecia. «Stiamo sviluppando una rete di centri sub – ha spiegato Pierre Yves Cousteau – per formare osservatori di biodiversità marina.

Quelli che sono interessati hanno la possibilità di iscriversi ad un corso in cui viene utilizzata una tavoletta di plastica dove sono disegnati vari tipi di pesci, invertebrati e fondali, che svolgono il ruolo di indicatori della salute del mare, sono minacciati o arrivano dal Mar Rosso. Si annota anche il tipo di fondale o copertura biologica, ad esempio con sabbia, pietra o posidonia».

Chi partecipa poi condivide anche foto, fornite di riferimenti geografici e data. Sul sito dei “cousteaudivers” si sono registrati già oltre mille iscritti, con oltre 2.500 immagini. E sempre sul web è partito il concorso di poesia in onore dei 101 anni dalla nascita di Jacques Cousteau, l’11 giugno scorso.

«I poeti, raccontava mio padre, sono le sole persone che cambiano il mondo, con il loro spirito creativo così ho voluto rendergli omaggio con delle poesie», spiega Cousteau. Una targa con la composizione vincitrice a fine agosto verrà posta sui fondali dell’isola greca di Santorini.

Salvatore Carruezzo