Commercio marittimo tedesco: standard del settore navale migliorati

Come sempre la Germania anticipa i tempi migliorando la propria legislazione e rivedendola in tema di diritto commerciale ed in particolar modo la sezione riguardante il commercio marittimo. Il disegno di legge di riforma del diritto commerciale marittimo è stato approvato dal Parlamento tedesco la settimana scorsa  e presto entrerà in vigore, una volta superato l’iter istituzionale (firma e pubblicazione ufficiale).

Il diritto sul lavoro marittimo, in Germania, è una branca del Codice generale del Commercio; da sempre il Parlamento tedesco ha cercato di adeguare il suo diritto marittimo alle nuove condizioni economiche e sociali intervenute nel corso degli anni con leggine e continui decreti, lasciando inalterata la struttura generale del diritto commerciale che era divenuta ormai vecchia di 150 anni. Così, al fine di soddisfare le nuove esigenze del settore dei trasporti marittimi, il Parlamento tedesco, in questi ultimi giorni, ha approvato il disegno di legge di riforma dell’intero comparto marittimo. Il disegno di legge di riforma introduce una struttura più sistematica dell’intero corpo del “diritto”, riducendo della metà il numero delle disposizioni.

Le modifiche in corso di attuazione riguardano: a) norme dettagliate sui contratti di noleggio; b) disposizioni pratiche relative alle diverse forme di contratto di trasporto; c) nuove norme in materia di trasporto via mare. In particolar modo, le modifiche centrali della nuova legge hanno interessato le regole sulla responsabilità del vettore. Infatti, la Germania è Stato membro delle Regole dell’Aja 1924 e non aderendo al protocollo di Visby ne accetta ed applica le regole pratiche della versione del Visby Protocol, a meno che la polizza di carico è emessa in uno Stato dell’Aia. Ora, con la riforma il sistema è destinato a cambiare: la  Germania rimarrà uno Stato membro delle Regole dell’Aja e di applicarle a tutte le polizze di carico emesse in stati dell’Aia (con le eccezioni piuttosto complesse per quanto riguarda le polizze di carico emesse in Germania). In tutti gli altri casi, le disposizioni applicabili faranno fede ai  modelli delle Regole dell’Aja-Visby.

Tuttavia, se non vi è alcuna polizza di carico rilasciata in uno stato Aia, non ci saranno più deroghe di legge per la responsabilità in caso di sinistri navali per “colpa nautica” o in caso di incendi a bordo di navi, poiché tutto ciò  è considerato anacronistico per il grado di sicurezza ed automazione raggiunto nei trasporti marittimi; esenzioni restano possibili, ma devono essere concordate tra le parti. La nuova legge, inoltre, introduce il nuovo concetto giuridico di responsabilità del “vettore di fatto”: definito come una persona che non sia il vettore contrattuale, ma in realtà  colui che materialmente realizza il trasporto, parzialmente o totalmente. Il “vettore di fatto” sarà, in linea di principio, colui che affronta la stessa responsabilità legale come il vettore contrattuale.

Questo può anche avere conseguenze per le imprese portuali incaricati dello stivaggio delle merci  e per gli operatori dei terminal alla rinfusa e container. Inoltre, la nuova legge facilita e accelera il “fermo” di navi: secondo le norme vigenti, fermare una nave spesso comporta un rischio significativo di responsabilità, se in seguito si scopre che il fermo era ingiustificato a causa di un  “incaglio forzato” o per mancanza di un “urgenza”; ora è più facile fermare una nave per motivi di sicurezza ed il rischio di fermo illegale sarà ridotto.

E’ vero che la nuova legge fornirà un quadro giuridico completo e moderno, senza perdere di vista le esigenze pratiche, ma  sarà indispensabile controllare e rivedere i termini e le condizioni standard per soddisfare i nuovi parametri legali. Occorre sottolineare che una tale  riforma rafforza la competitività del diritto marittimo, incoraggiando i soggetti del trasporto marittimo a concludere affari sotto la sorveglianza giuridica della Germania.

 

Abele Carruezzo