Emanuele Grimaldi indica la via futura dell’International Chamber of Shipping

”Penso alla decarbonizzazione come la rivoluzione che segnò il passaggio dalla vela al motore”

Napoli. L’annuncio è di Alis Channel, dato durante un’intervista all’Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile (ALIS) che il prossimo 22 giugno a Londra, Emanuele Grimaldi sarà presidente dell’International Chamber of Shipping, l’Associazione mondiale degli armatori.

Certo che la presidenza di Grimaldi cade in un periodo di difficoltà per lo shipping internazionale. Troppi problemi sulla scena, a partire dal post- covid 19, per finire alla guerra della Russia in Ucraina. E ancora il periodo di transizione energetica ed ecologica con i nuovi combustibili marini da utilizzare nel rispetto delle norme IMO sul clima e sull’ambiente marino.

“Per la prossima presidenza dell’ICS a preoccuparmi non è tanto la pandemia o la guerra, piuttosto il cambiamento in atto. Noi siamo di fronte ad una vera e propria rivoluzione”, ha sottolineato Grimaldi.
L’amministratore delegato del Gruppo Grimaldi, Emanuele Grimaldi, ha poi trattato molti temi attuali come la ricerca sulle fonti energetiche alternative. L’industria marittima mondiale e italiana ha detto che sono impegnate sull’obiettivo ‘zero emissioni’ da raggiungere entro il 2050.

Riguardo allo shipping mondiale, in tema di sostenibilità, il neo-presidente concorda con la proposta dell’autotassazione sul combustibile per creare un fondo per Ricerca & Sviluppo per traguardare la transizione.
Emanuele Grimaldi ha anche evidenziato che si guarda sempre alle emissioni di CO2 dimenticando che ci sono altri gas a effetto serra che contribuiscono all’inquinamento. Tra questi rientra il Gnl anche se, attualmente è una delle soluzioni adottate per la transizione.

Sul tema dei combustibili ha evidenziato che “le tecnologie esistono, ma non vi è ancora sufficiente disponibilità di combustibili alternativi come idrogeno e ammoniaca. Soprattutto si trascura il fatto che idrogeno verde o ammoniaca verde ancora non esistono e che sono ottenuti con grande produzione di emissioni: emblematico il caso dell’ammoniaca la cui produzione, per più della metà utilizzata in agricoltura, inquina più del doppio degli altri carburanti”.

“Dobbiamo puntare – ha detto Emanuele Grimaldi – a diversificare le soluzioni a seconda delle diverse tipologie di navi: l’elettrico potrebbe andare bene per i traghetti medio – piccoli, l’idrogeno e l’ammoniaca per le navi di lunga distanza. Ed anche il nucleare non può non essere preso in considerazione. Ma io credo molto anche ad un progetto a cui stiamo lavorando: la cattura e il riutilizzo di CO2, che può essere conservato dalla nave attraverso la sua condensazione”.

Il futuro Presidente dell’ICS ha voluto anche porre l’accento su come, in questa fase caratterizzata da una profonda ‘crisi energetica’, sia ancor più necessario procedere verso il processo di transizione ecologica: “Non c’è mai stata un’associazione di imprenditori come la nostra – ha detto Grimaldi – che ha chiesto al regolatore di fare di più di quanto richiesto non solo in termini temporali, per ottenere un minore impatto ambientale. E questo non è totalmente percepito dall’opinione pubblica come dovrebbe essere”.

Nel finire l’intervista, Emanuele Grimaldi, ha lanciato un messaggio di ottimismo invitando armatori, operatori marittimi e portuali tutti che, anche dalla crisi possono emergere opportunità di maggiore efficienza e, per questo bisogna avere il coraggio di investire guardando al futuro.

La redazione de Il Nautilus augura al Presidente Emanuele Grimaldi ‘buona navigazione con vento in poppa e mare calmo a prua.

Abele Carruezzo