Piracy: Point of contact

Nato’s point per contrastare la pirateria, nelle acque del Golfo di Aden, informa l’intera comunità marittima, che la sera del 10 gennaio scorso, è stata intercettata la nave-madre Liquid Velvet, utilizzata dai pirati come base operativa.

Intercettata  nella posizione di 11°11’ di latitudine Nord e 053°59’ di longitudine Est, la M / V Liquid Velvet non è più considerata una minaccia per la marina mercantile. Tutti i comandanti in transito sono ancora invitati ad essere vigili, in quanto sono attive altre navi-madre come risulta evidenziato dalla cartina allegata al presente comunicato.

Ricordiamo che viene definita “nave-madre” una imbarcazione gestita dai pirati (controllo della nave e dell’equipaggio) in “alto mare o in acque territoriali” utilizzata principalmente al fine di commettere atti di pirateria (art. 103 UNCLOS United Nations Convention on the Law of the Sea).

Il Centro NATO è continuamente impegnato a dare informazioni accurate e tempestive a tutta la comunità marittima. Di recente, il Centro ha modificato il sito web per permettere l’accesso anche attraverso feedback e input da parte degli utenti. Come pure, è stata aggiornata la mappa del Gruppo PAG (Pirate Attack Group); questa nuova mappa conserva la filosofia della mappa originale, ma fornisce informazioni più chiare, amplificando la simbologia e la dovuta terminologia.

Se si verifica qualche incidente ad una nave, il Comandante è tenuto a segnalare immediatamente al UKMTO (UK Maritime Trade Operations), centro di monitoraggio della missione navale internazionale anti pirateria marittima, con sede a Dubai, via telefono e fornire i dettagli dell’incidente. Questo garantirà all’informazione fornita di essere taggata da altre navi  che navigano nella zona, al fine di essere più consapevoli e più vigili.

Ed ancora, i Comandanti attaccati dai pirati, nel limite del possibile, sono invitati di scattare foto e / o video durante un attacco e di fornire queste foto e / o video, al fine della sicurezza comune ed usate per aiutare la capacità delle interforze a combattere la pirateria. Proprio mercoledì scorso, Singapore e Giappone si sono impegnati a cooperare in attività anti-pirateria al largo della costa di Somalia.

Alla presenza dell’Autorità Portuale e Marittima di Singapore e del Ministro dei Trasporti e Turismo giapponese, sono stati messi a punto accordi per la sicurezza della navigazione e protezione ambientale nello Stretto di Malacca e Singapore, affrontando con più efficacia il fenomeno della pirateria e la rapina a mano armata in queste particolari zone marittime. Ulteriore impegno è stato preso per la buona cooperazione in materia marittima tra le due nazioni sia a livello bilaterale che in sede IMO.

Abele Carruezzo

Foto: Simone Rella