Spiagge interdette a Brindisi: troppo alto il rischio di crollo della falesia

L’ordinanza di divieto per la fruizione del tratto di costa brindisina è stata conferma dal sindaco di Brindisi, Domenico Mennitti. Il provvedimento, come quello emanato ad aprile, vieta l’uso degli undici chilometri di costa che vanno dall’ex Lido Ufficiali della Marina Militare fino ad Apani, con alcuni tratti vietati anche a sud del capoluogo, in particolare Saline vecchie e Canale Foggia di Rau.

Quelle interdette a nord sono invece tutte le spiagge libere e non ad eccezione di Acque chiare, Sbitri, Lido Conca, e Lido del Sole. Chiusi resteranno anche tutti gli stabilimenti balneari già dati in concessione che si trovano in tratti di litorale in cui la falesia è alta più di 1,5 metri. La relazione dell’Autorità di Bacino, l’ente regionale che certifica la stabilità della costa, ha infatti evidenziato un “dissesto con elevato rischio di crollo”: nel sopralluogo dello scorso 26 maggio, i tecnici hanno perimetrato tutta la costa, catalogandone il 75% come PG3, ossia “area a più elevata pericolosità geomorfologica”. La costa è stata suddivisa per unità fisiografiche ed in base ai risultati, ne è stato vietato l’accesso.

“E’ un provvedimento necessario per garantire la sicurezza dei bagnanti – ha specificato il sindaco Mennitti – perché la situazione attuale non ci consente di fare altro: il litorale è stato trascurato troppo a lungo e adesso, che è diventato di competenza del Comune, dobbiamo adottare qualsiasi misura necessaria a scongiurare tragedie. Resta la disponibilità a valutare ogni caso, soprattutto per gli stabilimenti balneari che non potranno avviare la loro attività, e cercare qualche soluzione”. Agli imprenditori che, negli ultimi mesi avevano presentato progetti per risolvere temporaneamente il problema, il sindaco ha ricordato che è proprio l’Autorità di Bacino a dovere approvare i loro progetti: le autorizzazioni infatti devono essere rilasciate dall’ente regionale. L’ordinanza di interdizione resterà in vigore fino a quando sulla costa non saranno effettuati quei provvedimenti considerati propedeutici a garantire la sicurezza dei bagnanti.

Francesca Cuomo

Foto: Simone Rella