Un nuovo titolo della serie dedicata agli atlanti potrà farvi conoscere le più grandi imprese marine: misteri irrisolti, viaggi incredibili e disfatte clamorose

Edizione italiana a cura di Luciano Làdavas.

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Nell'espressione « fortuna di mare », il vocabolo fortuna non ha nulla a che vedere con la ricchezza o con la ricerca di un tesoro negli abissi. Per gli e le agenzie assicurative, è prima di tutto un caso di forza maggiore proprio del diritto marittimo, che definisce i rischi connessi alla , dal semplice ritardo fino alla perdita di corpo e beni. Dai tempi antichi fino ai nostri giorni, naufragi, grandi scoperte, misteri, sparizioni in alto mare, questi racconti di fortune di mare sono stati tramandati di porto in porto.

Adattati, deformati, a volte travisati, quelli più conosciuti, per esempio la leggenda dell', appartengono al patrimonio marittimo. Molti sono fondativi, come il del La Belle che segna la fine dei possedimenti francesi nell' del Nord, altri sono mitici come il favoloso tesoro del Capitano Kidd o il mistero dei dipinti perduti della Grande Caterina. Siano essi reali o immaginari, fanno parte tutti della leggenda nera degli oceani: una lunga e strana storia che i marinai raccontano tuttora a voce bassa, senza sapere veramente se bisogna crederci oppure no…

“La nave trasportava una trentina di tele imballate con cura, firmate da alcuni trai più grandi pittori del secolo d'oro olandese , […] acquistate all'asta per conto dell'imperatrice Caterina di . […] Ma il Vrouw Maria non si trova. È inverno e la superficie del mare ghiacciata si ricopre di neve, il conte Panin alla fine rinuncia.”