Le minacce informatiche complesse vanno affrontate con un approccio olistico

Singapore Maritime Week 2024

L’intelligenza artificiale può aumentare le capacità umane per un ambiente più pulito, più sicuro e altro ancora per rendere efficiente l’industria marittima

Singapore. L’industria dello shipping si trova, in questi anni, a dover affrontare l’aumento delle minacce informatiche complesse; tutta la catena operativa dello shipping è interessata: dalla società armatoriale, di noleggio, dall’agenzia di raccomandazione marittima, dal caricatore, dallo spedizioniere, alla nave, al terminal di delivery delle merci ed alle Autorità di controllo tutte inficiate da una minaccia informatica complessa.

Con la rapida adozione delle tecnologie digitale, il settore marittimo potrebbe vedere un’intelligenza artificiale (AI) come un sistema capace di rivoluzionare il settore entro il 2028 – una rivoluzione che persegue l’obiettivo di dare potere alle persone del settore garantendo maggiore autonomia.

In effetti, stiamo entrando in un periodo storico i cui le navi dall’essere ‘convenxzionali’ si stanno trasformando in ‘navi intelligenti’.

Analisti del settore, presenti alla Singapore Maritime Week 2024 della scorsa settimana, hanno sostenuto che l’intelligenza artificiale, la formazione e le partnership sono parte integranti del pacchetto di soluzioni.

E mentre gran parte dei riflettori sono puntati su una tecnologia profonda come Artificial
Intelligenza e Big Data, molte attività imprenditoriali di produzione di beni materiali e immateriali – non dello ahipping – potrebbero incontrare molte difficoltà soprattutto quando le condizioni macroeconomiche del mercato ne limitano i consumi. Invece, i servizi tecnologici nel settore marittimo ad alta intensità di manodopera potrebbero essere più rapidi nell’aggredire il mercato, anche se molte aziende marittime hanno orizzonti temporali diversi. Alla fine, molti imprenditori marittimi sono speranzosi che si avrà una catena di fornitura marittima digitale. Intanto le minacce informatiche hanno bisogno di soluzioni per affrontare i rischi e soprattutto prevenirli.

L’unica soluzione è impostare il problema integrandolo con un approccio olistico per affrontare la situazione: che comprende un uso innovativo dell’Intelligenza Artificiale (AI), partenariati privato-pubblico e formazione del personale per il settore marittimo.

Il metodo ‘olistico’ si basa sull’ìidea di ricercare, comprendere e eliminare le cause che portano all’isorgenza di un problema che possa alterare il sistema organizzativo di un’azienda come di una nave. L’approccio vede che ogni partener operativo va visto copme parte intregrante nella sua interezza e non solo come parte singolo. L’intervento ‘olistico’ è comprensivo delle diverse discipline che hanno a che fare con quel problema – come il caso delle minacce informatiche-.

Non si può sottacere l’aumento della minaccia alla sicurezza informatica e come affrontarla, soprattutto in questo periodo di forte accelerazione della digitalizzazione dei processi di bordo di una nave e dei vari agenti relativi al processo del trasporto marittimo.

Per prima cosa, occorre essere consapevoli che le minacce informatiche sono in crescita e sempre più sofisticate, con un’impennata di veri attacchi alle informazioni sensibili; definendo tali attacchi ‘insidiosi e discreti’.

Per Igor Garis Koni, capo del settore pubblico e vendite strategiche (Asia Pacifico e Giappone) anche presso Google Cloud Security, ha dichiarato ultimamente che l’aumento di attacchi come lo spoofing GPS (Global Positioning System) e il jamming hanno avuto un impatto pesante nel panorama delle minacce.

Anche la gestione delle minacce informatiche è un problema per lo shipping a causa dei costi associati alla realizzazione piani per la sicurezza marittima e portuale dei porti nessuno escluso.

La soluzione per affrontare tali minacce è: formare un fronte unito, con l’intelligenza artificiale in prima linea e profonda collaborazione in tutto il settore.

Il porto di Los Angeles, per esempio, ha stretto una partnership con il gigante della tecnologia IBM per la sua prima Cyber Resilience Center già nel 2022, grazie ad un partenariato pubblico-privato per consentire operazioni al fine di garantire la sicurezza informatica.

Le capacità dell’intelligenza artificiale risiedono nella sua abilità promettente di anticipare potenziali attacchi informatici. Il porto di Seattle ha emulato le tattiche e le tecniche degli hacker e
modificarle per testare infrastrutture portuali e terminal.

Inoltre, bisogna essere consapevoli che le tecnologie digitali sono solo una parte dell’equazione che riguarda la minaccia informatica. In particolare, il personale marittimo dovrà essere dotato delle giuste competenze, sempre più complesse in futuro, senza trascurare la valenza del ‘fattore umano’ nel valutare i rischi informatici. Occorre però la giusta formazione e l’adeguata competenza; non basta frequentare corsi di formazione dove vengono elencate circolari ministeriali e regolamenti; ma acquisire le giuste skill attraverso ‘case study’ e simulazioni di realtà operative. Sapere correttamente quale ruolo e quale responsabilità ogni marittimo imbarcato debba avere a bordo di una nave; perché questo aumenta la capacità di un sistema cyber-resiliente di qualunque organizzazione di terra e/o di mare.

Abele Carruezzo