Ancora una nave italiana in mano ai pirati

Al largo del mare della Repubblica di Benin, nel Golfo della Guinea,  ieri, tra sabato e domenica 25 luglio 2011, tre pirati hanno assaltato la Motonave cisterna “Anema e Core” della società italiana RDB (Rizzo-De Carlini-Bottiglieri  Armatori S.p.a. Torre del greco-Napoli).

Una nave del tipo Aframax Tanker LR2, costruita nel 2010, lunga 243 metri, larga 42 e pesca 15,32 metri, con una portata di 108.835 di DWT che trasportava gasolio per trazione. L’attacco subito dalla nave italiana è, nelle modalità, simile a quelli messi in atto dai pirati somali.

La conferma, da parte dei funzionari italiani e quelli del Benin, è avvenuta domenica nella tarda mattinata. Delle 23 persone di equipaggio, due ufficiali sono italiani, il Comandante rumeno e gli altri sono filippini. I tre pirati sono saliti a bordo della nave quando questa stava navigando a 23 miglia a sud di Cotonou, porto e capitale economica del Benin.

Il Comandante della Marina Militare di Benin, Maxime Ahoyo, ha detto ai giornalisti a Cotonou, che la nave è sotto controllo ed hanno fatto di tutto per rintracciare i pirati nel più breve tempo possibile; l’operazione è visionata dall’unità di crisi del Ministero degli Affari Esteri d’Italia e la società armatrice di Torre del Greco è informata costantemente.

E’ da notare che l’area del Golfo di Guinea è diventata sempre più importante per le sue riserve di energia; zona geografica importante per gli interessi internazionali; giusto l’esempio degli Stati Uniti che importeranno petrolio fino a tutto il 2015 e stanno partecipando al progetto di formazione della guardia costiera africana per delegittimare gli attacchi dei pirati a salvaguardia dei marittimi in quelle zone di mare.

Si allunga, così, l’elenco delle navi italiane attualmente nelle mani dei pirati. Sotto sequestro ci sono ancora la petroliera “Savina Caylyn” della società napoletana Fratelli D’Amato, attaccata dai pirati lo scorso 8 febbraio a 880 miglia dalla Somalia (a bordo ci sono 22 membri di equipaggio tra cui 5 italiani), e la motonave “Rosalia D’Amato”, assaltata nel Mare Arabico il 21 aprile e successivamente portata verso qualche cala/insenatura della Somalia.

Secondo il rapporto dell’ International Maritime Bureau, della Camera di Commercio Internazionale, nei primi sei mesi del 2011, sono state assaltate 266 navi, di diverse bandiere di tutto il mondo; 70 in più rispetto allo stesso periodo del 2010.

Per Torre del Greco, come per gli altri comuni della fascia costiera vesuviana, cuore e fulcro dello shipping italiano, sono ore di ansia; Ciro Borriello, sindaco di Torre del Greco, rivendica “provvedimenti e sinergie di intenti a livello internazionale” per garantire “maggiori sicurezze per i tanti marittimi impegnati in lavori duri e lontani dai propri cari”. Al momento non si hanno notizie, ed anche per questa nave è calato il “silenzio”.

Abele Carruezzo

 

Foto: Peter Beentjes
MarineTraffic.com