I vigili EMAK tenteranno di aprire il portellone dell’Euroferry Olympia, trovato il quinto corpo carbonizzato

Astakos. Un altro corpo carbonizzato, il quinto, sarebbe stato trovato dai soccorritori greci nel garage numero tre a bordo dell’Euroferry Olympia, il traghetto andato a fuoco venerdì all’alba a nord di Corfù e rimorchiato nel porto di Astakos. Il numero dei dispersi viene così aggiornato a sei.
L’operazione dei Vigili del Fuoco continua con i relativi ostacoli. Ancora a bordo le infrastrutture hanno una temperatura superficiale intono ai 150°C; tra le lamiere fuse vi sono fumi tossici.

Nel porto di Astakos sono presenti in totale 64 dirigenti dei Vigili del Fuoco, compresi i Vigili del Fuoco del 5° e 6° EMAK. Il corso delle indagini è sotto la supervisione del vice capo dei V.F., tenente generale Giannis Petroutsos e del 2° vice capo della Guardia Costiera, contrammiraglio Georgios Alexandrakis.

I 47 V. F. sono stati divisi in gruppi di 18, per operare in modo alternato; ogni gruppo entra nella nave e deve necessariamente rimanere meno di 30 minuti di tempo, per non mettere in pericolo la propria vita. Le operazioni proseguono sul terzo, quarto e un terzo del secondo ponte, in aree della nave dove le loro vite non sono in pericolo. Alcune zone della nave sono ancora inaccessibili.

Questa mattina, secondo le autorità, il portellone del traghetto potrebbe essere aperto, in quanto l’accesso diretto al secondo ponte è ancora considerato inaccessibile e si dovrà considerare tutte le condizioni di sicurezza, poiché l’ingresso di ossigeno fresco potrebbe innescare un’esplosione.