L’Esercito britannico potrebbe fornire autisti di camion per il molo degli aiuti marittimi a Gaza

Esercito e Marina degli Stati Uniti

(Personale dell’Esercito e della Marina degli Stati Uniti installa un molo temporaneo Trident; foto courtesy US Navy)

La Casa Bianca ha promesso che non ci saranno più stivali americani sul terreno quando un nuovo molo di aiuti militari inizierà a funzionare a Gaza – ma potrebbero esserci stivali britannici

Londra. L’operazione di aiuto guidata dagli Stati Uniti prevede di utilizzare un molo galleggiante per condurre la consegna congiunta di aiuti alimentari da parte delle navi da trasporto marittimo (JLOTS, Joint Logistics Over The Shore).
Dopo mesi di conflitto e l’inasprimento dei controlli israeliani alle frontiere, Gaza è a corto di cibo e i gruppi umanitari hanno avvertito del rischio di carestia. Poiché Gaza non ha infrastrutture portuali significative, una squadra congiunta dell’Esercito e della Marina degli Stati Uniti installerà un viale pontato modulare galleggiante che si estende da una spiaggia di Gaza.

Il carico sarà scaricato dalle navi da trasporto marittimo su una chiatta in mare, quindi trasferito dalla chiatta su navi a basso pescaggio e quindi consegnato sul pontile strada galleggiante per il trasporto dell’ultimo miglio nella Striscia di Gaza.

Quell’ultimo miglio è una sfida alla sicurezza per la Casa Bianca, che ha promesso che nessuna forza americana sarà coinvolta in alcuna componente costiera di questa operazione.
L’Esercito britannico sta valutando l’opzione di inviare truppe per gestire questo elemento ‘wet boot’ dell’operazione di consegna. Guiderebbero i camion degli aiuti lungo il molo, sulla terraferma e fino a un vicino centro di distribuzione in un circuito chiuso. Nessuna decisione è stata ancora presa e il piano non è stato ancora inoltrato al primo Ministro Rishi Sunak, hanno sottolineato le fonti.

L’uso delle Forze britanniche per guidare i camion lungo il molo e sulla spiaggia potrebbe risolvere un dilemma politico per la Casa Bianca. Il personale americano sarebbe rimasto in mare in ogni momento; un partner fidato opererebbe a fianco delle Forze statunitensi; e le truppe israeliane rimarrebbero in periferia, riducendo l’apparenza di associazione con l’Esercito israeliano e le sue operazioni a Gaza – un argomento controverso per la coalizione politica del presidente Joe Biden.

Il Regno Unito sta anche dispiegando un’unità anfibia ausiliaria della Royal Fleet nelle acque al largo di Gaza al fine di fornire alloggi galleggianti per le centinaia di truppe statunitensi che stanno costruendo il molo di soccorso.
La Royal Fleet Auxiliary (RFA) Cardigan Bay ha sede a Cipro e apporta una notevole capacità anfibia alla missione. Ha un molo allagabile a poppa e un ampio ponte di volo, offrendo all’equipaggio più opzioni per spostare i rifornimenti a riva.
Il personale dell’Esercito e della Marina degli Stati Uniti è già a bordo per allestire un posto di comando per l’operazione, secondo il capitano Simon Herbert (RFA), comandante della nave.

Abele Carruezzo