Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale: Come ti cambio il porto

C’è il via libera del Comitato di Gestione: tre adeguamenti tecnico funzionali al PRP cambieranno il volto dello scalo labronico

Implementare l’offerta di accosto dei prodotti forestali e potenziare gli spazi sia per il traffico Multipurpose che per quello delle Autostrade del Mare, riorganizzandone le aree.

Sono questi i nuovi obiettivi con i quali l’Autorità di Sistema Portuale si prepara a ridisegnare una parte consistente del porto commerciale, riorganizzandola e razionalizzandone le destinazioni funzionali.

Ecco a che cosa servono le tre proposte di adeguamento tecnico funzionale del Piano Regolatore Portuale approvate in via definitiva dal Comitato di Gestione.

Ex Enel
La prima proposta di variazione interessa le aree industriali di Livorno, a nord del centro cittadino e attigue al porto, dove fino al 2015 operava la centrale termoelettrica Marzocco.

Questa zona, rappresentata nel Piano Regolatore nella sua funzione originaria di “Industria Energetica”, verrà utilizzata per i prodotti forestali.

L’AdSP ha aperto un confronto con ENEL per promuovere una iniziativa di partenariato pubblico privato per la sistemazione delle aree e la realizzazione di un nuovo accosto in corrispondenza dell’area Ex-Enel che permetta l’arretramento dell’attuale filo di banchina, ampliando in questo modo lo specchio di evoluzione (il cui raggio passerà dagli attuali 170 ai 200 metri). Lo scopo è quello di arrivare a ospitare navi break-bulk fino a 300 metri di lunghezza, ampliando gli spazi di manovra esistenti per le evoluzioni.
Questo intervento permetterebbe inoltre di delocalizzare la Calata Alto Fondale oggi destinata sia al traffico di cellulosa sia a quello dei passeggeri

Trinseo
La seconda proposta riguarda la caratterizzazione funzionale delle aree dove sino al 2016 lo stabilimento Trinseo produceva lattici sintetici.

A seguito della cessazione dell’attività da parte del gruppo statunitense, l’AdSP ha ipotizzato di poter usare la superficie (di 113.860 m2) per lo stoccaggio di Ro-RO e Auto Nuove, prima provando ad acquistare le aree (che sono private) poi, di fronte al rifiuto della società, avviando l’apposizione del Vincolo preordinato all’esproprio secondo le procedure di legge.

L’AdSP ha predisposto un progetto preliminare per il recupero dell’area finalizzato al vincolo preordinato all’esproprio nel quale si prevede la sistemazione a piazzale dell’intera zona ad eccezione del recupero di alcuni impianti esistenti (antincendio e trattamento acque) e dei piccoli fabbricati ad uso uffici/accoglienza. Il progetto preliminare prevede anche l’opzione di costruire un silo auto, per aumentare la capacità di stoccaggio veicoli.

La procedura di esproprio andrà avanti a prescindere dall’esito del contenzioso tutt’ora pendente su quell’area tra l’AdSP e la società Sintermar, che con la Trinseo aveva un accordo preliminare di vendita, e sulle cui aree aveva ottenuto la facoltà di movimentare e stoccare auto nuove, sia pure in assenza di una modifica funzional del PRP che mutasse la destinazione d’uso di quelle zone da “industriale” a “multipurpose”.

Calata Tripoli
La terza proposta di ritocco del PRP riguarda un’area di 4500 mq tra la Darsena Inghirami e la Darsena Toscana. La zona è priva di preesistenze essendo oggi adibita a piazzale e alla circolazione dei mezzi stradali. Per meglio integrare le funzioni esistenti e adiacenti si è ritenuto più opportuno riperimetrare quest’area con la funzione ad area Multipurpose.

Il rinvio del Piano Attuativo di Dettaglio
È stato invece rinviato per necessari approfondimenti chiesti dall’Organismo di Partenariato l’esame del Piano Attuativo di Dettaglio su cui il Cdg avrebbe dovuto rilasciare un parere di conformità al PRP.