Assoporti: secondo Nerli serve impegno sulla logisitica

Quello italiano è il secondo sistema portuale dell’Europa per merci, addirittura il primo per quando riguarda invece i passeggeri. Eppure sta uscendo dalla crisi più lentamente degli altri. È l’analisi del presidente di (Associazione dei porti italiani) , presente in questi giorni a di Baviera per il Transport Logistic, l’appuntamento internazionale per il settore . Il motivo di questa lentezza, secondo Nerli, sta nella mancanza di “un’efficiente rete logistica infrastrutturale, specie per le connessioni di ultimo miglio e per la mancanza di una proiezione – attraverso strade, ferrovie, valichi – dei porti settentrionali verso il cuore dell’Europa continentale”. Ecco perchè la revisione delle reti Ten-T, avviata dall’, e il nuovo Piano della Logistica del governo devono puntare, secondo Nerli, a realizzare efficaci connessioni stradali e ferroviarie tra i porti e i corridoi, per fare gli archi portuali del Nord Adriatico e della una alternativa vera agli scali del . “Tutto ciò – conclude Nerli – presuppone investimenti da parte dei governi nazionali e una piena ed effettiva delle Autorità portuali”.

Salvatore Carruezzo