Consulenti spedizionieri marittimi di Londra: perdite su trasporto container

Le  Compagnie di navigazione di trasporto merci su container (global carrier) si aspettano “significative” perdite quest’anno, in quanto non possono fare business sulle rotte commerciali da est-ovest, a causa della volatilità dei tassi, dovuta alla troppa capacità di trasporto (eccesso di stiva).

Queste sono le ultime previsioni trimestrali, ha detto Drewry, dell’Associazione Consulenti e Spedizionieri marittimi/container di Londra. Anche un aumento della domanda, nel periodo di alta stagione prossima, non sarà sufficiente per parlare di una inversione di tendenza, perché i tassi sono diminuiti proprio nella regione marittima Asia-Europa e per le rotte transpacifiche.

Il rapporto trimestrale, ha detto Drewry, denuncia una situazione di crisi nel trasporto containerizzato, al punto che anche una minore capacità di stiva non sarebbe sufficiente per invertire la situazione attuale. “La pianificazione dei programmi di revisione dei  tassi è stata rinviata e non vi è  speranza per i trasportatori di una crescita significativa”, si sottolinea nel rapporto.

“Contrariamente a quanto accaduto nel 2009, non esiste una strategia comune, o un certo comportamento adeguato tra i vettori/carrier per la disponibilità di navi fino a ristabilire l’offerta-domanda”,  ha dichiarato Neil Dekker, il redattore del rapporto di previsione Forecaster Container.

“Il dilemma è che ogni compagnia di navigazione per il trasporto di container è consapevole che la sua priorità assoluta è quella di essere economicamente competitiva, anche se l’impatto collettivo degli ordini individuali per unità/trasporto tramite navi è ad un più basso costo, indebolendo così  il mercato”.

La previsione per quest’anno dice che i noli dovrebbero diminuire del 21% sulle rotte commerciali principali est-ovest, anche se i rapporti settimanali sui noli internazionali di Londra (London’s International Freighting Weekly) affermano che volumi di traffico rimarranno stabilmente forti. Anche in un ambiente di aumento dei carburanti, la perdita sarebbe dovuta ad “incapacità di gestione redditizia dei modelli di business” con forte competizione sul mercato, ha ribadito Drewry.

“Le ocean carrier  hanno continuato a lanciare nuovi servizi sulle rotte commerciali est-ovest, molti dei quali con navi giganti da 13.000 teu (twenty equivalent unit). Ciò ha gravemente contribuito alla sovraccapacità, con fattori di carico medi nella regione transpacifica ed attestandosi a solo 85% sulle rotte dall’Asia verso l’Europa“.

In questo ambiente, i noli sono diminuiti in maniera massiccia sull’itinerario dall’Asia verso il Nord Europa, dove in alcuni casi, i tassi spot per coprire bunker sono passati a circa 750 dollari a teu.

Abele Carruezzo