Porto di Valencia: intermodalità e corridoi ferroviari con più merci e più container

(Foto courtesy Autorità Porto di Valencia)

Valencia. La modalità di trasporto mare-ferro guadagna risultati importanti nel porto di Valencia: 13 treni al giorno, 90 alla settimana, 380 al mese. In totale, nel 2022 sono entrati o usciti dal Distretto valenciano 4.634 treni, il 9% in più rispetto al 2021; treni più lunghi, con più vagoni e che trasportano più container e merci.
E la tendenza per i prossimi anni è che questa cifra continuerà ad aumentare, sia a Valencia sia a Sagunto, quest’ultimo porto dove si sta lavorando all’accesso ferroviario. È l’impegno che da anni l’Autorità Portuale di Valencia (PAV) si assume per promuovere l’interconnessione ferro-mare per il trasporto delle merci.

L’obiettivo è chiaro: aumentare sensibilmente la quota del 4% del treno nella movimentazione di merci e prodotti per avvicinarsi alla media europea del 18%. L’Autorità Portuale di Valencia, infatti, ha stanziato 240 milioni di euro per azioni con locomotiva e vagoni come protagonisti, oltre ad altri progetti come l’autostrada ferroviaria Valencia-Madrid, il sostegno ai punti di carico nel suo entroterra o l’uso di nuove tecnologie nel settore.
Secondo i dati di traffico ferroviario-portuale del Porto di Valencia, nel 2022 sono entrati o usciti dalle banchine valenciane complessivamente 4.634 treni rispetto ai circa 4.200 del 2021. Inoltre, la lunghezza media di questi treni è stata di 495 metri rispetto ai 485 del precedente anno, mentre il numero di carri nel 2022 è salito a 87.070 rispetto ai 76.563 del 2021, il che rappresenta un aumento del 15%.

Nel 2022 sono state trasportate su ferrovia complessivamente 2.230.683 merci, l’8% in più rispetto al 2021, e sono stati utilizzati 236.142 Teu (container standard da 20 piedi), 21.594 container in più rispetto all’anno precedente, con un incremento del 10%. Inoltre, i dati sui container mostrano un trend in crescita negli ultimi anni, nel 2021 la quota di container movimentati su treno rispetto al totale del Porto è stata del 7,8%, dato che nel 2022 si è attestato all’8,9%.

Il presidente del PAV, Aurelio Martínez, ha evidenziato “lo sforzo di investimento che Valenciaport sta facendo negli ultimi anni, con oltre 240 milioni di euro, sta dando i suoi frutti. La ferrovia è un elemento chiave nella struttura di movimento del porto di Valencia, come mostrano le cifre. Il nostro obiettivo è continuare ad aumentare questa quota di traffico, scommettendo sul treno, sulle linee a lunga percorrenza, sui punti di carico, sul sostegno ai collegamenti ferroviari e sul miglioramento delle infrastrutture della nostra rete terrestre”.
L’Autorità del Porto di Valencia è impegnata a garantire l’accessibilità ferroviaria e sta investendo per sfruttare proprio la sinergia tra la modalità marittima e quella ferroviaria al fine di promuovere la competitività e contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2.

Le azioni di sviluppo dell’intermodalità sono destinate al rimodellamento della rete ferroviaria nel porto di Valencia, all’elettrificazione dei binari, all’adeguamento della rete allo scartamento europeo, all’accesso ferroviario al porto di Sagunto o al miglioramento della linea Valencia-Teruel-Saragozza. A tal fine saranno destinati 8.000 milioni di euro alle infrastrutture e alla digitalizzazione, oltre a un programma di aiuti inserito nel Piano di Ripresa, Trasformazione e Resilienza.

Così, ad esempio, vengono promosse infrastrutture chiave come il Corridoio Cantabrico-Mediterraneo, essenziale per facilitare il lavoro delle aziende esportatrici di Aragona, Navarra, La Rioja e Paesi Baschi verso il porto di Valencia.

L’APV ha anche firmato un protocollo, insieme con ADIF e alla società Tramesa, per promuovere la prima autostrada ferroviaria che collega l’area portuale con Madrid, un’iniziativa che la società incaricata del progetto estenderà con un altro collegamento che collegherà l’area valenciana con il Portogallo.

Inoltre, va evidenziato lo sforzo e l’impegno delle società che operano a Valenciaport. In tal senso, MSC ha avviato un servizio ferroviario dedicato esclusivamente al trasporto reefer tra Valencia e Saragozza. Da parte sua, la Compagnia di navigazione francese CMA CGM dispone anche di un servizio ferroviario tra Valencia e Saragozza. CSP Iberian Rail ha inoltre aggiunto un nuovo collegamento con Lisbona/Leixões, il primo ad attraversare la penisola da costa a costa, promuovendo la sua strategia di diventare un operatore logistico intermodale globale.

Abele Carruezzo

(Foto courtesy Autorità Porto di Valencia)