Marittimi abbandonati dopo tre mesi ritornano a casa

Ravenna. Gli equipaggi bloccati in Italia sono stati rimpatriati con il supporto della Stella Maris. L’Opera di beneficenza Stella Maris è stata impegnata per oltre tre mesi in un lavoro di solidarietà continuo – riuscendovi- per rimpatriare i marittimi che si erano trovati bloccati in Italia a causa di problemi finanziari sulle loro navi e delle restrizioni di viaggio in corso dovute al Covid-19.  In tutto 27 uomini, alcuni appena maggiorenni, altri sessantenni, con famiglie a casa ad attenderli. Marittimi abbandonati dal loro armatore a migliaia di chilometri da casa, senza stipendio, senza mezzi di sussistenza, senza certezze sulla possibilità di tornare a casa.

Per nutrirli, assisterli e riportarli nei loro Paesi (Azerbaigian, Turchia, Ucraina) si è mobilitata la macchina della solidarietà che ruota attorno al porto, la Stella Maris, coadiuvata da tutto il Comitato Territoriale del Welfare Marittimo del Porto di Ravenna. La situazione è iniziata a luglio quando la nave chimichiera battente bandiera maltese Gobustan è arrivata nel porto di Ravenna. La nave viene fermata, sotto sequestro, l’8 luglio, per fatture non pagate a un fornitore di carburante. Dopo una settimana, una seconda nave, la bulk Sultan Bey, anch’essa registrata a Malta, viene posta sotto sequestro a Ravenna dalle Autorità italiane per presunti debiti insoluti.

Entrambe le navi appartengono alla flotta della società armatoriale turca Palmali e sono tuttora sequestrate, mentre il titolare della società è agli arresti in Turchia. Sulla prima erano imbarcati 13 marittimi, per lo più di nazionalità Azera, fra cui un allievo minorenne, unico subito rimpatriato; gli altri 14 erano imbarcati sulla nave Sultan Bey. Grazie alla raccolta fondi tra i componenti del Comitato e tra operatori portuali, al contributo dell’AdSP, della Stella Maris Nazionale e dell’Itf di Londra, i volontari sono riusciti ad assicurare a entrambe le navi gli approvvigionamenti di viveri, acqua e carburante.

Il problema più grosso, però, è stato il rimpatrio, fra voli ridotti e protocolli sanitari rigidissimi a causa della pandemia da Covid-19. Il Comitato Welfare è riuscito a rimpatriare la scorsa prima settimana di ottobre, con due voli, l’equipaggio della Gobustan, e l’altro giorno anche quello della Sultan Bey. Finalmente risolta la questione del rimpatrio dei marittimi, grazie alla solidarietà della Gente di mare, operatori portuali, Stella Maris coadiuvati ed organizzati dal Comitato Territoriale Welfare marittimo del porto di Ravenna. Per la foto si ringrazia la Stella Maris di Ravenna.

Abele Carruezzo