Ministero Transizione Ecologica: Porto di Brindisi ottemperate le condizioni ambientali

Un piccolo passo avanti sull’adeguamento funzionale delle nuove infrastrutture del Porto di Brindisi e di essere in sintonia con gli sviluppi dello shipping mediterraneo e della transizione energetica

Roma. Il progetto prevede il dragaggio di una parte dei fondali, la gestione dei sedimenti escavati e completamento dell’infrastrutturazione portuale mediante banchinamento e la realizzazione della retrostante colmata tra il pontile petrolchimico e Costa Morena Est.

La verifica di ‘ottemperanza’ da parte del Ministero della Transizione Ecologica si è conclusa e la Proponente Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico meridionale ha ricevuto lo scorso 27 gennaio 2023 la ‘determina’ ministeriale, a firma del Direttore generale, Arch. Gianluigi Nocco, della Direzione Generale Valutazioni Ambientali.

Tale determina segna l’ottemperanza alle condizioni ambientali ci cui alla lettera A) nn. 1, 4, 5 e 6, del decreto VIA n. 254 del 21 giugno 2021, relativo al progetto “Lavori per il completamento dell’infrastrutturazione portuale mediante banchinamento e realizzazione della retrostante colmata tra il Pontile Petrolchimico e Costa Morena Est” nel porto di Brindisi.

Sono inoltre da ritenersi ottemperate le condizioni ambientali di cui alla lettera B) nn. 2.a, 2.b, 2.c, 2.d, 2.h, e, nel rispetto delle ulteriori condizioni ambientali poste con il parere del Ministero della Cultura n. 7588 del 29 dicembre 2022, le condizioni di cui alla lettera B) n. 1 punti a) e b).

Per una chiara esposizione tecnica: la condizione ambientale n.1 lettera A) riguarda la campagna di campionamento su nove punti di fondale marino dell’area di sant’Apollinare del 2020 e aggiornata nell’ottobre 2021, secondo le procedure D.M.254/2021; campagna validata per i campioni in contraddittorio da ARPA Puglia DAP Brindisi e da ISPRA per le rispettive competenze. I dati indicano la conformità dei sedimenti al riutilizzo, previsto dal progetto, di refluimento nella cassa di colmata di progetto.

Per quanto riguarda la condizione ambientale n.4 lettera A), si sottolinea che le relazioni, quella geotecnica e quella di compatibilità geologica/geotecnica, hanno analizzato i risultati delle indagini e acquisiti i definitivi parametri geologici e geotermici di sito, evidenziano il corretto dimensionamento delle opere di protezione e l’esclusione di fenomeni di dissesto. Per cui la condizione ambientale n. 4 è da ritenersi ottemperata.

Anche la condizione ambientale n. 5 lettera A) è da ritenersi ottemperata, in quanto gli interventi connessi con la realizzazione della vasca di colmata e, attesa la compatibilità dei medesimi con il livello di pericolosità inerente, si ritiene che venga meno la necessità di analizzare i supposti scenari di eventi incidentali, per effetto di movimenti gravitativi, anche sulla base dei fattori di sicurezza accertati in merito alla pericolosità sismica di base del sito, che risulta molto bassa, e le relative modalità di gestione di emergenza.

La condizione ambientale n.6 lettera A) è ottemperata in quanto, la Proponente AdSPMAM ha presentato i risultati delle indagini suppletive e approfondimenti compiuti nelle aree di intervento a conferma delle analisi preliminari che erano state eseguite utilizzando parametri geologici e geotecnici stimati, sulla base di quelli delle indagini geologiche/geotecniche che erano state precedentemente eseguite in aree limitrofe.

Nel prendere altresì atto del parere del Ministero della Cultura che attesta l’avvenuta ottemperanza alle condizioni ambientali del decreto VIA n. 254 del 21 giugno 2021, lettera B) nn. 2.a, 2.b, 2.c, 2.d, 2.h. e, nel rispetto delle ulteriori condizioni ambientali, poste con il parere del Ministero della Cultura n. 7588 del 29 dicembre 2022, le condizioni di cui alla lettera B) n. 1 punti a) e b) e n. 2 punto a), di competenza del Ministero della Cultura. Sostanzialmente, il Ministero della Cultura dichiara l’ottemperanza delle condizioni ambientali di cui sopra, dal punto di vista strettamente paesaggistico, in quanto il progetto del verde presentato e, in particolare, gli interventi di mitigazione proposti, sono adeguati e compatibili anche dal punto di vista ambientale.; e le opere di riqualificazione previste dal progetto complessivo potranno essere realizzate contemporaneamente all’avanzare degli interventi proposti.

Il presente provvedimento è pubblicato integralmente sul sito internet del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

Osservazione. Una luce in fondo al tunnel della burocrazia lenta e della ‘non sinergia’ di intenti con gli enti locali, inizia a brillare. Gara d’appalto e individuazione di una società per la realizzazione dei lavori sono fasi propedeutiche che permetteranno al Porto di Brindisi di competere sia nel Sistema del Mare Adriatico meridionale, sia nel Mediterraneo, visto che le cifre dei flussi merceologici, dei passeggeri e scali ro-ro r o-pax hanno dimostrato in quest’ultimo anno livelli di capacità portuale non deludenti.

“La verifica di ottemperanza – commenta il Presidente dell’AdSPMAM, Prof Ugo Patroni Griffi – non solo costituisce una luce in fondo al tunnel della mala burocrazia che sinora ha colpevolmente ritardato se non tentato di bloccare la infrastrutturizzazione dello scalo di Brindisi, ma testimonia anche quanta cura presti la Adsp alla tutela dell’ambiente e del patrimonio storico culturale. Infatti le prescrizioni aggiuntive sono state discusse con il Ministero della Cultura e accettate da Adsp assai volentieri, consapevoli del valore di uno sviluppo industriale sostenibile”.

Abele Carruezzo