Il nuovo studio ETS dell’UE evidenzia i costi reali per scegliere il carburante

studio ETS dell’UE

Engine on line. La piattaforma di approvvigionamento di carburanti marini online, Bunker ENGINE ha stilato un rapporto in collaborazione con Freight Investor Services in cui i prezzi vengono confrontati per i carburanti per bunker convenzionali, miscele di GNL e biocarburanti, e quindi adattato per i costi del potenziale sistema di scambio di quote di emissione dell’Unione europea (EU ETS) nel prossimo anno.

Gli autori del rapporto hanno affermato in un comunicato che con la loro ricerca possono ora approssimare la vera scelta dei costi del carburante.

Il rapporto suggerisce che Rotterdam sembra un porto favorevole per effettuare il bunker di GNL per le navi a doppio combustibile che altrimenti avrebbero bunkerato gasolio marino a basso contenuto di zolfo da consumare nelle aree di controllo delle emissioni (AEC).

Mentre si è a Singapore, il GNL sarà favorito sull’olio combustibile a basso tenore di zolfo (VLSFO) per conquistare i clienti delle navi a doppia alimentazione e i prezzi del GNL sembrano non competitivi.
Tra i carburanti a basse emissioni di carbonio, B24-VLSFO, una miscela di biocarburanti, ha un prezzo interessante rispetto al GNL con sconti governativi in atto a Rotterdam, ma non in Italia.

Dal 1° gennaio, lo shipping sarà incluso nel sistema ETS dell’UE. Di conseguenza, le navi che scalano i porti dell’UE saranno tenute a compensare le emissioni di viaggi di CO2 applicabili attraverso l’acquisto di un numero equivalente di indennità, EU Allowances (EUAs).

I nuovi regolamenti sono stati bollati come ‘non adeguati’ e ‘un completo spreco di sforzi’ da uno dei più grandi armatori della Grecia, George Procopiou, mentre parlava a un evento a Cipro in ottobre.
“Noi curiamo sempre la manutenzione delle navi in cantiere e cerchiamo di migliorare le prestazioni attraverso la lubrificazione dei motori, e soprattutto di quelli nuovi per esempio. Sebbene le nostre navi abbiano 11 anni, prenotiamo un numero grande di attività di assistenza, perché i nuovi modelli hanno prestazioni migliori nei consumi pari al 35% o al 40%. Questi sono i piccoli passi verso una decarbonizzazione pratica. Il resto non conta niente”, ha detto Procopiou.

Una soluzione molto interessante, che si sta sperimentando nel campo navale, riguarda i motori elettrici a idrogeno; rispetto ai motori a combustione interna (ICE), è meglio per l’ambiente e può invertire l’impronta di carbonio con zero emissioni provenienti dalle emissioni.

Lo ricordiamo che il termine carburante bunker non si riferisce al carburante stesso; può essere riferito a diversi tipi di carburante, tra cui olio combustibile pesante (HFO) per grandi navi d’alto mare, gasolio marino (MGO), gasolio marino (MDO ) e olio combustibile marittimo (MFO).

L’elemento fondamentale alla base della piattaforma di ENGINE, costruita in modo modulare e come strumento di riferimento sia per i professionisti del bunker, sia delle spedizioni, sono i dati. Costruire un pool di dati è più un viaggio che uno sforzo una tantum. Questo è il motivo per cui ENGINE pone al centro della sua strategia la crescita incessante dei flussi di dati esistenti e l’incorporazione di nuovi.

Abele Carruezzo

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