Porto di Livorno: l’Authority consegna le aree portuali a RFI

L’accordo era stato sottoscritto l’1 dicembre del 2011: 40 milioni di euro, di cui 33 messi a disposizione dalla Regione, per il rafforzamento delle infrastrutture ferroviarie sulla Darsena Toscana e la realizzazione di un collegamento diretto tra il Porto di Livorno e la linea Roma-Genova, lato Pisa. Oggi, quasi tre anni dopo, con la consegna delle aree portuali nelle mani di RFI, si chiude il capitolo degli adempimenti preliminari e si apre quello degli interventi. Inizieranno a settembre di quest’anno e si concluderanno entro la fine del 2015.

Sono 31.900 i metri quadrati che l’Autorità Portuale ha consegnato quest’oggi alla Rete Ferroviaria Italiana, durante un incontro organizzato a Palazzo Rosciano alla presenza del presidente della Regione Enrico Rossi e di rappresentanti delle istituzioni locali: l’area demaniale marittima, sita presso la Sponda Ovest della Darsena Toscana, verrà destinata ad area di cantiere per l’esecuzione dei principali lavori di infrastrutturazione ferroviaria del Porto. In particolare, verrà realizzato un nuovo tratto di linea a semplice binario, elettrificato ed attrezzato con apparati di segnalamento.

Il raccordo ferroviario collegherà la Darsena Toscana e la futura Piattaforma Europa alla linea Genova-Roma in direzione nord, verso i centri intermodali dell’Italia Settentrionale e del Nord Europa. Verrà inoltre realizzato un ulteriore binario indipendente di collegamento fra Livorno Calambrone e la stazione Livorno Porto Nuovo, grazie al quale diventerà possibile separare i traffici destinati a quest’ultima da quelli diretti alla Darsena Toscana. «Dopo mesi di lavoro – ha dichiarato il presidente dell’APL, Giuliano Gallanti – abbiamo raggiunto un risultato importante. Con la nuova opera ferroviaria potremo cambiare il volto del porto di Livorno, rendendo veramente strategici quelli che ancora oggi sono i suoi veri punti di forza: un retroterra vasto e pianeggiante e un’alta capacità di penetrazione verso i mercati del centro- nord Europa».

A rappresentare RFI per la consegna delle aree l’ingegner Calogero di Venuta, della Direzione Investimenti Direttrice Tirrenica Nord, che ha assicurato il massimo impegno nel supportare Regione Toscana ed Autorità Portuale: «Con la realizzazione di interventi ferroviari in linea con lo standard nazionale di Rete Ferroviaria Italiana – ha dichiarato -, saremo in grado di potenziare e sviluppare la piattaforma logistica toscana, garantendo al sistema portuale livornese elevati livelli prestazionali». “Oggi un impegno preso con questa città diventa realtà. Siamo persone serie. La Regione ha fatto ciò che aveva detto, investendo su questa infrastruttura energie, progetti e risorse. Livorno sarà così il porto italiano meglio collegato alla rete ferroviaria e, grazie a questo investimento, sarà più competitivo e attrattivo”. Con queste parole il presidente Enrico Rossi ha espresso la propria soddisfazione per la consegna da parte dell’Autorità portuale a Rete ferroviaria italiana delle aree portuali su cui verranno realizzati i binari che collegheranno direttamente la Darsena con la linea ferroviaria Pisa-Genova-Firenze e quindi con il Nord Italia e l’Europa centrale. Con questa nuova infrastruttura il porto diventerà più competitivo.

Aumenterà infatti, sia in termini di tempo che di costi, l’efficienza della movimentazione merci su treno, con un forte incremento della capacità complessiva di trasportare le merci su ferro, fino a dieci volte l’attuale, ferma ad un modesto 15% dei containers. In pratica ogni giorno 20 treni potranno partire dalla darsena ed entrare direttamente sulla linea Tirrenica, senza più transitare dalla stazione Livorno Calambrone per la composizione dei convogli e il cambio di locomotiva (da locomotive diesel –oggi i binari non sono elettrificati- ad elettriche). Il presidente Rossi ha ricordato che tutto questo è stato reso possibile grazie ad un forte impegno della Regione che ha investito su questa infrastruttura 33 milioni di euro (13 dai fondi comunitari e 20 di risorse proprie), a cui si aggiungono 7 milioni da parte di Rfi, che ha anche realizzato la progettazione esecutiva. I lavori saranno consegnati a fine settembre e termineranno entro dicembre 2015.

“Sono stato più volte a Bruxelles – ha proseguito Rossi – per sbloccare il finanziamento e ottenere il via libera dalla commissione concorrenza, preoccupata che si trattasse di un aiuto di Stato, mentre invece quest’opera è al sevizio di una rete europea e sposta le merci dalla gomma al ferro riducendo gli impatti ambientali. Alla fine ce l’abbiamo fatta ad ottenere il via libera. Oggi Livorno, una città che soffre gravi perdite di lavoro ed è giustamente animata da un sentimento di riscatto, ha una grande opportunità, quella di rimettere il porto al centro della propria economia, dei traffici commerciali e tra i primi porti meglio attrezzati d’Italia. La Regione è a fianco della città, disponibile a collaborare con tutti gli operatori economici e con l’Amministrazione comunale per individuare iniziative e progetti utili alla comunità. Ma spetta anche a Livorno dimostrare che questo intervento può tradursi in effetti positivi per la città e il lavoro”.

“Lavoriamo anche sullo scavalco – ha concluso il presidente Rossi – La Regione ha stanziato 8,5 milioni ed è in corso di progettazione anche questo intervento che collegherà il porto con l’interporto, migliorando ulteriormente l’offerta e l’efficienza dei servizi portuali. C’è poi un progetto nazionale per unificare l’autority del porto di Livorno con Piombino. A me sembra un’ipotesi interessante, visto che abbiamo investito anche su Piombino. Dentro di me ho un sogno: Livorno e Piombino insieme possono diventare il primo porto italiano, e oggi ci sono tutte le premesse per potercela fare”.