Assoporti: Merlo annuncia dimissioni se il Senato non cambierà idea su Venezia

Il presidente di Assoporti, Luigi Merlo, è pronto a lasciare la presidenza dei porti italiani nel caso in cui venga approvato anche in Senato l’emendamento alla Legga di Stabilità passato ieri alla Camera che prevede 100 milioni per il solo porto di Venezia.

“Qui si tratta della salvaguardia del sistema portuale italiano e del rispetto delle regole. Ma come? Fino a ieri erano disponibili solo 70 milioni per tutti i porti italiani ed ora, su proposta di due veneziani, ne saltano fuori 100 solo per Venezia? E’ un imbroglio”.

Merlo fa riferimento all’ emendamento, passato ieri alla Camera su proposta dei relatori Renato Brunetta (Pdl) e Pier Paolo Baretta (Pd) in base al quale il porto di Venezia, nel quadro della Legge di Stabilita’, dovrebbe beneficiare di 5 milioni di finanziamenti nel 2013, e di 95 milioni nel 2014. Nello stesso tempo il testo approvato ieri prevede il taglio di 100 milioni di euro dei finanziamenti da destinare sempre a Venezia per il progetto Mose.

”Qui non si tratta di un derby tra Genova e Venezia, proprio no, ma del rispetto delle regole in nome della portualita’ italiana, in particolare, in questo caso, di quella Adriatica- ha detto Merlo, che e’ anche presidente dell’Autorita’ Portuale di Genova -. Se i finanziamenti vanno al Mose, non ho niente da dire in proposito. Ma non si possono ‘girare’ in questi termini milioni di euro a favore di un solo porto per un progetto che, tra l’altro, ancora non esiste. Se si vogliono davvero aiutare i porti italiani e’ necessaria un’unica regia complessiva. Ci sono regole a tutela dei porti italiani, e quelle regole vanno rispettate”. Merlo ha ribadito che nel caso in cui il Senato non cambiasse l’emendamento, lui lascera’ la presidenza di Assoporti.