“Amalfitani e città marinare di Puglia e Barletta. Dai Normanni al Viceregno, sec. XVI”, di Nicola Palmitessa

 

Sarà presentato venerdì 16 marzo ore 9.30 a Barletta, presso l’Auditorium della Chiesa di S. Antonio il volume di Nicola Palmitessa dal titolo: “Amalfitani e città marinare di Puglia e Barletta. Dai Normanni al Viceregno, sec. XVI” L’evento è organizzato dal Centro Culturale La Cittadella Innova di Barletta.
Dalla revisione storica di lungo periodo del regno di Napoli, l’identità marinara di Barletta nel contesto a identità “minori” di altre città di Puglia (Trani, Brindisi e Taranto), sono emersi alcuni interrogativi. Quali gli adeguati attrezzi di lavoro e di scavo lungo cinque secoli – dai normanni al Vice-regno spagnolo? Quale sarebbe il tassello di congiunzione con la ‘madre’ delle città marinare, ossia Amalfi?
Alla luce delle quattro ex-repubbliche marinare (Amalfi, Venezia, Genova e Pisa) e cinque città marinare italiche (Ragusa, Gaeta, Ancona, Noli e barletta), quali le possibili fonti storiche, storiografiche e codici diplomatici, capaci di rischiarare il ruolo delle istituzioni e delle autorità preposte al governo dell’economia del tempo? La rilettura storiografica dell’Ottocento pugliese con quella degli ‘amalfitani’, ha rischiarato infatti una rete di profonde relazioni da tempo lasciate in ombra.

Le strette relazioni tra i centri urbani amalfitani e quelli pugliesi, in primis Barletta, risalgono sin dai tempi normanni, e si intensificheranno lungo i secoli. Anche durante le anarchie sociali nel ‘300, a reggere le sorti del regno, accanto alle istituzioni dei Secreti e regio Portulano di Puglia con sede in Barletta, saranno gli instancabili judices della costa amalfitana, preposti anche nelle complicate controversie giuridiche.
D’altronde, a ripartire da una sistematica lettura di senso unitario dei Codici Diplomatici – da quello Barlettano a quello Barese – si giungerebbe a puntualizzare la trama di relazioni (intercettando numerose citazioni e frequenze): a) tra Barletta e le città costiere amalfitane; b) tra Barletta e le stesse città pugliesi (dal Gargano, a Siponto, Barletta, Trani, Bisceglie, Molfetta e Bari); c) e tra Barletta con quelle del regno insieme a quelle italiche ex-repubbliche. Si configurerebbe in questi termini, un altro primato che confermerebbe Barletta, come città marinara proiettata negli scenari di economia mondiale di quell’epoca, dall’ XI al XVI secolo.
Barletta è attualmente porto del Sistema Portuale dell’Adriatico Meridionale ma in passato è stata sede
del Regio Portulanato di Puglia.
Tra Amalfitani e Puglie ci sono stati intensi e proficui rapporti commerciali e giuridici.
Nella Tabula de Amalpha e negli Ordinamenta Maris Civitatis Trani è contenuto il diritto marittimo consolare vigente al tempo rispettivamente nel Tirreno e nell’Adriatico.
Nella prima sessione si parlerà di aspetti tecnico-nautici e cultura marittima e nella seconda sessione di
diritto marittimo e portuale tra passato, presente e futuro con la necessità di professionalizzare amministrazione
dei porti e giustizia marittima.

Interverranno:

Avv. Riccardo Figliolia – Segretario Propeller Club Port of Bari

Dott. Michele Claudio Masciopinto – Responsabile CRESTA Puglia

Dott.ssa Irene Masciopinto – Avvisatore Marittimo del Levante

Avv. Nicoletta De Mango del Foro di Trani

Avv. Alfonso Mignone del Foro di Vallo della Lucania.

Sarà presente l’Autore Nicola Palmitessa

L’ evento é accreditato dall’Ordine degli Avvocati di Trani in collaborazione con AGIFOR, Propeller Club Port of Bari, Centro Studi la Cittadella Innova e CRESTA Puglia, Avvisatore Marittimo del Levante.