L’Iran usa i porti europei per le armi inviate a Hezbollah

Latakia in Siria

(Latakia in Siria è il porto utilizzato per il contrabbando di armi a Hezbollah; foto public free)

L’Iran sta usando i porti europei e documenti falsi per ‘fornire copertura per le spedizioni di armi a Hezbollah’

Londra. Le bombe iraniane sganciate su Israele vengono trasportate su navi che utilizzano i porti europei. Armi destinate a Hezbollah spedite in Siria prima che le navi proseguissero verso i porti di Anversa e Valencia ‘per mascherare lo scopo dei viaggi’.

E’ noto da tempo che l’Iran sta fornendo armi ai militanti di Hezbollah in Libano usate per attaccare Israele, così come le sue recenti spedizioni di armi ai ribelli Houthi per attaccare le navi nel Mar Rosso. Il quotidiano britannico The Telegraph cita fonti in Israele che affermano che l’Iran sta usando le sue navi da carico e i suoi manifesti di carico ed altri documenti per i porti europei per nascondere le sue spedizioni di armi.
Il gruppo libanese, sostenuto dall’Iran, ha ricevuto missili e bombe su navi che attraccano nei porti di Belgio, Spagna e Italia, secondo quanto riferito da fonti citate da The Telegraph.

L’Iran è passato alla spedizione di armi via mare dopo che l’aviazione israeliana ha iniziato a prendere di mira le spedizioni che arrivano via terra nel nord della Siria attraverso l’Iraq, sostiene il quotidiano londinese The Telegraph.

Armi e altre merci vengono ora dislocate al porto siriano di Latakia prima che le navi procedano verso i porti di Anversa, Valencia e Ravenna, nel tentativo di mascherare lo scopo dei viaggi; da Latakia, le armi vengono trasportate a sud in Libano.

“Usare l’Europa aiuta a nascondere la natura e l’origine delle spedizioni, cambiando documenti e container… per pulire le spedizioni”, ha detto al The Telegraph una fonte di alto livello dell’ intelligence israeliana.
“L’Europa ha porti grandi, ed è per questo che l’Iran li sta usando per mascherare il trasporto di armi. È molto facile fare manipolazioni in quei grandi porti dove le cose devono essere spostate rapidamente, piuttosto che in un piccolo porto dove ci sarà più controllo”, ha detto la fonte.

E questo avviene da tre anni circa, sotto gli occhi degli osservatori occidentali.
Ronen Solomon, un analista indipendente dell’ intelligence con sede in Israele, ha detto che l’Iran sta anche inviando armi direttamente in Siria. L’uso di rotte separate attraverso l’Europa era per ‘legittimare’ il loro carico e ‘distrarre l’attenzione’ da quelle spedizioni dirette, ha aggiunto Solomon.
Il porto di Latakia – il principale porto marittimo della Siria – è stato preso di mira da attacchi aerei nel 2021, anche se questi non sono stati rivendicati da Israele, che raramente conferma le operazioni in territorio siriano. Il The Telegraph afferma che 100 razzi sono stati lanciati nella regione delle alture del Golan in un solo giorno questa settimana. Riferiscono che circa 60.000 israeliani sono stati evacuati dalla regione di confine.

Dall’inizio della guerra di Gaza in ottobre, cinque navi iraniane – Daisy, Kashan, Shiba, Arezoo e Azargoun – hanno scaricato merci in Siria, iniziando il loro viaggio a Bandar Abbas in Iran, secondo l’intelligence consegnata a Solomon. Una revisione dei dati AIS mostra che la nave portacontainer Arezoo, registrata in Iran, sta completando il suo liner descritto nel rapporto. Ha scalato i porti menzionati in Italia, Spagna e Belgio, partendo per il suo viaggio di ritorno in Iran la scorsa settimana. Anche la Shiba sta tornando in Iran da Anversa, mentre la Kashan si sta attualmente dirigendo verso il Canale di Suez dopo aver lasciato l’Iran.

“Coordinati dall’Unità 190 della Forza Quds dell’Iran, i trasferimenti di armi sono poi gestiti dall’Unità 4400 di Hezbollah, che è responsabile delle spedizioni di armi”, ha scritto il The Telegraph nell’edizione di ieri.
Gli Stati Uniti confermano che hanno anche intercettato spedizioni di armi e componenti provenienti dall’Iran su dhow più piccoli diretti nello Yemen. A gennaio, gli Stati Uniti hanno confermato la cattura di componenti missilistici provenienti dall’Iran a bordo di un dhow. A febbraio, gli Stati Uniti hanno riferito di aver intercettato una seconda spedizione, anch’essa diretta allo Yemen.

Abele Carruezzo