(Foto courtesy Comando Centrale degli Stati Uniti)
Londra. “Le squadre antinquinamento non puliranno il disastro lasciato dagli attacchi degli Houthi fino a quando la situazione di crisi nel Mar Rosso non sarà finita”, ha detto ieri il responsabile dell’Agenzia della Regolamentazione del trasporto marittimo.
Parlando in una conferenza stampa a Londra, in occasione dell’apertura dell’81a sessione del Comitato per la Protezione dell’Ambiente Marino (MEPC), Arsenio Dominguez, Segretario generale dell’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO), ha affermato che le operazioni di salvataggio e recupero delle due navi colpite vicino allo Yemen sono improbabili, dato i continui attacchi di droni e missili mirati alla navigazione mercantile nella regione.
“Siamo limitati in ciò che possiamo fare in un’area che non è sicura e protetta”, ha detto Dominguez al quartier generale dell’IMO a Londra.
Ad oggi, più di 65 navi mercantili sono state prese di mira dalla milizia Houthi negli ultimi mesi, con i militanti sostenuti dall’Iran che si sono schierati con Hamas nella guerra in corso con Israele nella Striscia di Gaza.
Tra le navi prese di mira c’erano la Rubymar e la True Confidence. La nave portarinfuse Rubymar è affondata il mese scorso, lasciando un’ampia chiazza di bunker e si è preoccupati per le 21.000 tonnellate di fertilizzanti nelle sue stive. La nave affondò in acque poco profonde e rimane un problema/pericolo per la navigazione di altre navi di passaggio nella zona.
La True Confidence, nel frattempo, è stata abbandonata all’inizio di questo mese dopo essere stata data alle fiamme in un attacco che ha ucciso tre membri dell’equipaggio vicino al porto yemenita di Aden.
Fonti legate alla True Confidence avevano detto in precedenza alla stampa che la Marina indiana era disposta ad aiutare a proteggere le navi da rimorchio per rimuovere questa nave, un’operazione che non è avvenuta tuttavia per problemi di sicurezza.
Abele Carruezzo
