I militanti Houthi lanciano missili contro una petroliera greca di GPL

Parata militare con dispiegamento di forze

(Parata militare con dispiegamento di forze; foto courtesy by Houthi Military Media)

Sanaa. Martedì, la fazione militante Houthi dello Yemen ha affermato di aver lanciato un attacco a una nave nel Mar Rosso, l’ultimo di una serie di attacchi durati mesi contro le navi mercantili.

Il portavoce degli Houthi Yahya Saree ha dichiarato alla stampa che il gruppo ha attaccato la nave americana ‘Mado’ con ‘una serie di missili navali’. Non ha affermato però che l’attacco sia riuscito nel suo obiettivo.

L’attacco è stato annunciato ieri, ma potrebbe essere avvenuto all’inizio della settimana. I dati dell’ AIS mostrano che Mado è già uscito dal Golfo di Aden ed è in viaggio verso la sua destinazione.

La Mado è una nave petroliera da 55.000 dwt ed è gestita da un noto specialista greco nel trasporto marittimo di GPL. È contrassegnata da un Registro Navale aperto con sede nello Stato americano della Virginia, ma non ha altri legami evidenti con gli Stati Uniti.

Le forze Houthi hanno precedentemente preso di mira navi con collegamenti commerciali o cargo con la Grecia, il Libano, l’Iran, la Russia e persino la loro stessa nazione, lo Yemen.

Il carico a bordo delle navi GPL è in genere propano o butano, ed entrambi sono altamente infiammabili. C’è almeno un esempio storico di attacco missilistico su una nave da trasporto di GPL: l’attacco iraniano alla Fontana di Gaz durante la guerra Iran-Iraq. Questo attacco ha rotto uno dei serbatoi della nave, scatenando un grande incendio di butano. L’equipaggio abbandonò con successo la nave e la nave (e quasi tutto il carico) sopravvisse all’incidente.

Ad oggi, gli Houthi hanno danneggiato una mezza dozzina di navi, affondandone una e uccidendo tre membri dell’equipaggio. Le azioni del gruppo hanno ricevuto la condanna internazionale, compresa la censura formale da parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, ma i leader Houthi affermano che continueranno ad attaccare le navi fino a quando Israele non cesserà le sue operazioni a Gaza.

Abele Carruezzo