SGMF: guida all’uso di gas come combustile

BRUXELLES – Il trasporto marittimo, ormai,  si sta muovendo rapidamente verso l’utilizzo a bordo di navi del gas come fonte primaria di energia per generare potenza per la propulsione delle navi. L’uso del Gas Naturale Liquefatto (GNL) come combustibile, in questi ultimi anni, sta raggiungendo cifre significative; la maggior parte del combustibile di trasporto viene utilizzato dai veicoli pesanti e le flotte di trasporto alimentate a gas sono in forte espansione, soprattutto in Scandinavia; negli Stati Uniti ed in Canada si sta sperimentando l’utilizzo di GNL per alimentare locomotive.

Mentre la corsa all’approvvigionamento del gas sta divenendo importante in tutto il mondo, l’industria marittima sta avendo un’occasione per non soccombere alle restrizioni legislative internazionali, sempre più rigide in materia di emissioni di inquinanti atmosferici nocivi. Per dare una cifra, nel 2013 sono stati 237 milioni di tonnellate di GNL scambiati a livello mondiale; con il Giappone maggiore importatore (88 milioni di tonnellate), seguito da Corea del Sud (40 milioni di tonnellate) e dalla Cina (19 milioni di tonnellate). Praticamente tutto il gas naturale liquefatto prodotto è stato utilizzato per la produzione di energia elettrica, uso industriale e commerciale del gas, e clienti residenziali. Le statistiche mostrano che circa 5 milioni di tonnellate annue di GNL è trasportato da autocisterne dai terminali di importazione di massa e dai piccoli produttori di GNL in tutto il mondo. La modalità stradale è più comune in Cina, Spagna, Turchia e Stati Uniti; mentre la maggior parte di questo GNL viene consumata dai grandi utenti industriali e le centrali elettriche che non hanno accesso a una rete di gasdotti.

Per rendere sempre più “green” le operazioni navali, dal trasporto al carico/scarico di prodotti, case costruttrici di motori marini invitano armatori ad  adottare il gas come fonte sostenibile e conveniente per produrre energia per  la propulsione delle navi; in questo modo si riducono le emissioni di inquinanti atmosferici nocivi, come NOx e SOx; questo sta già avvenendo! Sicuramente, nel trasporto marittimo, vi è una grande differenza tra il valore tecnico/economico del carico di GNL stivato alla rinfusa a bordo di una nave e quello del gas che brucia come fonte di potenza propulsiva per la nave stessa. Tale differenza non solo crea diversità tecnologiche da adottare a bordo delle navi per adeguare i motori, ma vi sono anche problematiche riguardo alla sicurezza dell’equipaggio e del carico trasportato, e per i passeggeri se ci si riferisce a navi come quelle da crociera e ro-pax.

Per coprire queste nuove situazioni di rischio e volendo usare il gas come combustibile, si stanno approntando dei quadri organizzativi di riferimento all’interno dei quali si possano individuare le migliori pratiche e soluzioni per tipologie di navi. In attesa, di linee guida a livello internazionale da adottare, la Società inglese Gas Marine Fuel (SGMF) ha sviluppato delle linee guida in modo che il processo di utilizzo di gas come combustibile marino possa essere utilizzato in sicurezza in tutto il mondo. La SGMF è una nuova organizzazione, non governativa (ONG), istituita per promuovere le migliori pratiche di sicurezza nell’uso del gas come combustibile per uso marittimo; il suo staff vanta una esperienza di 50 anni nella produzione e nel trasporto marittimo di GNL.

La SGMF Guida, pubblicata nei giorni scorsi,  offre una panoramica delle varie situazioni d’uso del gas come combustibile e le implicazioni rispetto alle tipologie di navi; inoltre,  la guida esplora l’ambiente, le tecniche di sicurezza e gli aspetti commerciali di utilizzo di GNL come combustibile.

 

Abele Carruezzo